L’acqua è tornata a zampillare nella fontana di Ganimede, nel Giardino di Boboli di Firenze nell’area antistante la salita che porta al Kaffeehaus, il quale sarà a sua volta recuperato alla sua funzione originaria. L’intervento è stato presentato nelle scorse ore dal direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt.

Nuova vita anche per il Kaffeehaus I lavori nel giardino (costati 150 mila euro) e il restauro architettonico (che ha visto un investimento di 600 mila euro) sono stati possibili anche grazie alla donazione di 100 mila euro da parte di un privato. Per quanto riguarda la fontana, sono stati ripuliti i materiali lapidei, ripristinato l’apparato idraulico, eliminate le erbe infestanti e risistemato il manto erboso dei balzi d’intorno. Il Kaffeehaus, opera dell’architetto Zanobi del Rosso completata nel 1776 circa, ispirata al barocchetto viennese e al gusto orientaleggiante di metà ‘700, nelle intenzioni dovrà tornare a essere «un luogo di delizie», come sottolineato da Schmidt, sia pur senza la capacità di ospitare le masse di turisti che transitano nelle caffetterie dei musei. Il progetto architettonico è stato approntato e si attende ora la gara d’appalto: la durata dei lavori di restauro viene stimata in otto mesi. «C’è un panorama spettacolar»”, ha detto Schmidt, ricordando di aver visitato il Kaffeehaus con sua nonna nell’adolescenza. «Purtroppo da più di un quarto dei secoli le nuove generazioni fiorentine non hanno questa esperienza», ha concluso l’attuale direttore della Galleria degli Uffizi.