È “l’italiano elettronico”, cioè quello delle trasformazioni della lingua al tempo degli smartphone e dei tablet, il tema dell’ottava edizione della “Piazza delle Lingue”, che si terrà a Firenze da giovedì 6 a sabato 8 novembre. Con il sottotitolo “Vocabolari, corpora, archivi testuali e sonori”, l’evento è promosso dall’Accademia della Crusca: la riflessione linguistica avanzata si incontrerà con l’informazione e l’offerta agli utenti di servizi nuovi e gratuiti. E sarà anche l’occasione per annunciare l’avvio della nascita del futuro “Vocabolario dell’italiano post-unitario” che vedrà la luce nel 2017, frutto del lavoro di otto centri di ricerca universitaria.
All’Accademia della Crusca si parla del nuovo italiano Il segnale offerto quest’anno dall’Accademia è quello di un probabile ritorno all’antica vocazione lessicografica, la più autentica dell’istituzione fiorentina nata nel 1583. Ma la lessicografia moderna è ben diversa da quella artigianale del passato: necessita, appunto, di “corpora” di riferimento, cioè di gigantesche basi di dati elettronici. Ecco perché quest’anno per la “Piazza delle lingue” il tema scelto sono i “corpora” al servizio della lessicografia. Nella giornata di apertura l’Accademia della Crusca illustrerà il “già fatto”, dando uno sguardo a un campo che può essere definito “diverso”, perchè riguarda una lingua che non è più viva: sarà presentato un grande corpus, da poco realizzato, di autori tardo-latini, il DigilibLt (”Biblioteca digitale di testi latini tardoantichi”).
Gli eventi La prima giornata sarà anche l’occasione per presentare il risultato di un’esemplare collaborazione non onerosa, sviluppata con reciproco vantaggio tra pubblico e privato: la casa editrice Zanichelli ha infatti concesso all’Accademia l’uso del file xml del dizionario di Niccolò Tommaseo, capolavoro della lessicografia italiana post-unitaria. La Crusca ha fatto realizzare un nuovo motore di interrogazione con il quale la consultazione sarà migliore di quella realizzata in passato, e sarà pubblica e gratuita. In cambio del dizionario di Tommaseo, la casa editrice Zanichelli dispone ora del file xml del Vocabolario della Crusca del 1612, che attraverso la diffusione nell’editoria scolastica potrà raggiungere un pubblico nuovo. A conclusione della prima giornata, il linguista Raffaele Simone avvierà il discorso sul “dizionario” del futuro, un tema che ritornerà spesso anche nelle giornate successive.
L’appuntamento “Piazza delle Lingue 2014” prende lo spunto da un progetto di ricerca universitario nazionale intitolato “Corpus di riferimento per un Nuovo Vocabolario dell’Italiano moderno e contemporaneo. Fonti documentarie, retrodatazioni, innovazione”, coordinato da Claudio Marazzini, professore di storia della lingua italiana all’Università del Piemonte Orientale e presidente dell’Accademia della Crusca dal maggio scorso. Il progetto ha come obiettivo la fondazione di una lessicografia italiana di nuovo impianto che, diversamente dalla tradizione, si dovrà basare su spogli di corpora bilanciati, con larga presenza di lingua non letteraria. Al progetto di ricerca, sostenuto anche dall’Accademia della Crusca, partecipano otto unità di ricerca: le Università del Piemonte Orientale, Genova, Milano Statale, Firenze, Tuscia, Napoli l’Orientale, Catania e l’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica di Firenze. Il progetto, avviato nel marzo scorso, si concluderà nel febbraio 2017. Su questa base, potrà essere costruito il futuro Vocabolario dell’italiano post-unitario. Il programma di ricerca prevede la creazione di vari corpora lessicali per la lingua delle arti dallìOttocento a oggi, l’italiano scientifico dall’Unità a oggi.