SIENA – A breve sarà chiamato a eleggere il successore di Papa Bergoglio, però prima partire per Roma il cardinale Augusto Paolo Lojudice ha dato una visione sul momento.
“L’eredità che Papa Francesco ci lascia è importante e la Chiesa non può tornare indietro”, ha dichiarato l’arcivescovo di Siena, sottolineando la necessità di un successore che prosegua nel solco tracciato dal Santo Padre. “Penso a un successore in continuità, qualcuno che sappia portare avanti il cammino di una Chiesa in uscita, vicina ai poveri e agli emarginati” ha aggiunto, evitando però di fare nomi o ipotesi: “Mi astengo fermamente dal fare i nomi, non è giusto fare indovinelli” ha precisato, ricordando che il nuovo Papa potrebbe essere eletto entro un mese o mese e mezzo.
Il cardinale, che parteciperà al suo primo Conclave, ha raccontato con emozione il rapporto personale con Papa Francesco: “Ho perso un Papa e un amico. Quando mi chiamò a essere vescovo ausiliare a Roma, gli dissi: ‘Francesco, io non ho grandi qualità, sono un prete normale’. E lui, tranquillo: ‘Tu non ti preoccupare’”. Un rapporto di sincera amicizia e ispirazione reciproca, fondato sull’attenzione verso gli ultimi e la semplicità evangelica che ha caratterizzato il pontificato di Bergoglio. “Non ho mai cercato etichette, sono stato solo un prete normale, al servizio della gente”, ha raccontato Lojudice, che ha sottolineato come Papa Francesco abbia lasciato un segno indelebile con la sua umanità e la sua semplicità, esemplificata dalle sue prime parole da Pontefice.
Guardando al futuro, il cardinale ha spiegato che il ruolo dei cardinali nel conclave sarà quello di “essere docili, ascoltare, lasciarci guidare dallo Spirito Santo”. Ha evidenziato l’importanza di continuare il cammino di pacificazione e unità della Chiesa, affrontando le nuove sfide e ravvivando la fede. “Dio muove la nostra umanità perché possiamo rispondere con libertà. Ed è attraverso questa libertà che la Chiesa deve proseguire nel solco di Francesco. Non si tratta di imitare, ma di dare tutto sé stessi, con umiltà, ascoltando ciò che lo Spirito chiede” ha affermato.
Interrogato dai giornalisti sulla possibilità di essere tra i papabili, Lojudice ha risposto con umiltà: “Assolutamente no, tornerò a Siena. Siamo tutti papabili, nessuno si tirerà indietro”.