Una panchina rossa per ricordare le vittime del femminicidio, che possa far riflettere su un tema che rappresenta una drammatica piaga sociale. Questo in sintesi l’obiettivo della novità che riguarda piazza della Vittoria, in centro a Empoli. L’iniziativa nasce da una mozione presentata dalla consigliera di ‘FabricaComune per la Sinistra’, Samuela Marconcini, che fu votata all’unanimità dal Consiglio Comunale, avviando un percorso che ha condotto oggi all’inaugurazione della panchina di colore rosso che porta la scritta ‘La violenza non è mai amore’.
«L’appello a tutte le donne vittima di violenza è quello di denunciare» Il sindaco di Empoli Brenda Barnini, insieme alla presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Empoli Valeria Vezzosi, alla presenza degli assessori di Empoli Eleonora Caponi e Arianna Poggi, al vicesindaco Franco Mori, e a tanti amministratori locali dell’Empolese Valdelsa e consigliere e consiglieri comunali di Empoli, ha inaugurato ieri un simbolo dell’impegno per la sensibilizzazione contro il femminicidio e la violenza di genere. La panchina, fornita dal Comune e ridipinta di colore rosso, vuol essere un’occasione per riflettere e tenere a mente un tema che in Italia ha caratteri di emergenza con cifre che purtroppo ogni giorno devono essere aggiornate. «Empoli è una città che da sempre ha dato esempi di sensibilizzazione verso l’educazione alla differenza di genere, all’uguaglianza e alle pari opportunità – ha spiegato il sindaco Brenda Barnini –. Questa panchina rossa significa continuare nell’azione intrapresa di coinvolgimento di tutti, anche degli uomini. Siamo una città dove ha sede un Centro antiviolenza come Lilith delle Pubbliche Assistenze, dove da anni esiste il Codice Rosa in ospedale, dove l’organizzazione di incontri pubblici e campagne contro la violenza sono promossi costantemente. Per noi la panchina rossa in piazza significa anche aver onorato un impegno preso e votato dal Consiglio comunale. L’appello a tutte le donne vittima di violenza è quello di denunciare. I canali per farlo sono tanti e anche il Comune può essere uno di questi».