Quella della scuola dell’infanzia alle Scotte, che non ci sarà più, se non come parcheggio per i bimbi ricoverati fino ai sei anni, è una delle più brutte pagine della politica nostrana. E anche delle più emblematiche di come ormai vadano le cose nell’era della politica intrisa di annunci ad effetto e di sterili risse su Facebook.
Al di là dei comunicati della Regione e delle dichiarazioni del consigliere regionale Pd Stefano Scaramelli, la verità è quella raccontata sabato mattina dalle maestre della ex scuola dell’infanzia, andata in onda sulla mia trasmissione “DI SABATO” e pubblicata sul sito di Radio Siena Tv. Ecco la sintesi.
“Non è vero che la scuola delle Scotte non chiude. Non chiude la scuola primaria e non chiude la scuola media, ma chiuderà la scuola d’infanzia, quella per bambini che hanno dai 3 ai 5 anni, che in un anno sono oltre 500″.
Il 15 aprile è arrivata alle insegnanti la notifica della loro posizione di perdenti posto. La scuola d’infanzia è stata reinserita con il suo codice nell’elenco delle scuole ma non avrà insegnanti in organico. Le due maestre, che sono di ruolo, sono state trasferite in altre sedi “peraltro più comode – dicono – perché più vicine alla nostra zona di residenza. Ma ci teniamo a fare chiarezza in nome di una funzione che riteniamo importante per i bambini già provati dall’ospedalizzazione”.
Ecco cosa accadrà: “i bambini della scuola d’infanzia saranno affidati alle insegnanti della primaria o secondaria, andando a creare problemi per la didattica dei più grandi. Quindi avere 3 o 10 anni sarà la stessa cosa. Questo perchè si ritiene che la scuola d’infanzia non faccia didattica ma solo intrattenimento e accoglimento”.
Da ricordare che la maggior parte dei bambini che usufruiscono della scuola d’infanzia provengono da reparti come oncologia e neuropsichiatria, con problematiche difficili da affrontare da insegnanti, quelli delle ‘elementari’ e delle ‘medie’ che già devono portare avanti un percorso didattico con un bacino di circa 700 bambini all’anno.
“Riteniamo che ai bambini lungodegenti di oncologia sia necessario garantire il diritto allo studio – spiegano le maestre – e il sovraccarico di lavoro per gli insegnanti non potrà che avere ripercussioni sulla didattica”.
“Tutto questo – concludono – non è un pasticcio ma una vergogna”.
Ecco, ora sì che la Regione ha enormi responsabilità. All’inizio, la scelta poteva essere attribuita alla superficialità dei burocrati dell’Ufficio Scolastico Regionale. Ma dopo il silenzio della Regione quando, il 14 febbraio almeno, venne a conoscenza della scelta del taglio, e soprattutto dopo le reiterate rassicurazioni dell’assessore alla pubblica istruzione Cristina Grieco e di Scaramelli, e dopo la mozione approvata all’unanimità in Consiglio Regionale, questo epilogo mette ora – in questo momento, in virtù dei fatti accaduti – proprio la Regione al primo posto delle responsabilità.
Giova ripubblicare alcune dichiarazioni ufficiali dell’ultimo mese:
23 marzo – comunicato della Regione Toscana:
FIRENZE – “Per il prossimo anno scolastico 2016-2017 non ci saranno cambiamenti per la scuola dell’infanzia presso il Policlinico delle Scotte a Siena. L’ufficio scolastico regionale attiverà ogni strumento a sua disposizione per garantirne la funzionalità e la prosecuzione del servizio”.
Lo afferma l’assessora all’istruzione e formazione Cristina Grieco a seguito di un incontro con il direttore dell’Usr Domenico Petruzzo “di cui – aggiunge – ho apprezzato l’atteggiamento di comprensione dei problemi e di disponibilità nella ricerca di soluzioni positive per la vicenda”. “La Regione resta disponibile a qualsiasi azione a supporto dell’Ufficio scolastico regionale – conclude la sua dichiarazione l’assessora Grieco – nell’ambito delle competenze che le sono proprie”.
8 aprile – comunicato del Comune di Siena
L’Amministrazione comunale è stata informata dalla dirigente scolastica dell’istituto comprensivo P.A. Mattioli, che comprende anche la scuola dell’Infanzia ospedaliera del policlinico “Le Scotte”, dell’impossibilità di reimmettere la dotazione organica di insegnanti necessaria al funzionamento della scuola dell’infanzia. Dopo l’interessamento del Consiglio Comunale, nella seduta dello scorso 15 marzo, di quello regionale e in virtù del lavoro svolto a livello politico da tutti i soggetti competenti, la questione sembrava essersi risolta positivamente con il mantenimento di questo importante servizio educativo, nell’interesse della comunità senese e dei tanti bambini che ne usufruiscono. Esternando la massima preoccupazione per gli sviluppi della vicenda, l’Amministrazione comunale compirà adesso tutti i passaggi necessari per conoscere le reali intenzioni dell’Ufficio scolastico regionale e individuare eventuali forme di mobilitazione affinché non venga meno la preziosa esperienza della scuola dell’Infanzia delle Scotte.
9 aprile – profilo Facebook di Stefano Scaramelli:
Allora! Facciamo a capirsi: se quel fenomeno del Sindaco di Siena pensa di speculare visibilità in merito alla storia della #scuola di #infanzia delle #scotte, bene sbaglia di grosso. Il #servizio è #garantito. Basta. Le parole dell’assessore regionale Grieco sono state chiare. Se poi dietro la sofferenza dei #bambini e i loro diritti si cerca di trarne vantaggio politico questo è vergognoso e non da merito all’onore di Siena e dei senesi. Se caro sindaco non ti fidi delle istituzioni bene, poniti la domanda di come fanno i senesi a fidarsi di te. Se poi il tuo obiettivo è far saltare le intese raggiunte ne renderai conto alla città e al tuo consiglio comunale. #adessobasta
9 aprile – comunicato della Regione Toscana:
“La scuola dell’infanzia presso il policlinico delle Scotte di Siena il prossimo anno scolastico proseguirà il suo servizio. Lo avevamo annunciato dieci giorni fa e lo ribadiamo”. L’assessore regionale all’istruzione e formazione Cristina Grieco torna sulla questione dopo gli ultimi interventi sulla stampa che gettano ombre sul futuro del servizio ospedaliero senese. “Quello che conta è che l’asilo a beneficio dei bambini ricoverati alle Scotte vada avanti – prosegue Grieco – al di là della forma amministrativa: e su questo l’ufficio scolastico si è impegnato. Ad ogni buon conto convocherò i primi giorni della prossima settimana sia l’ufficio scolastico, sia i dirigenti che gli amministratori comunali per chiarire una volta per tutte la vicenda al cui buon esito serve il lavoro costruttivo comune anziché l’alimentare polemiche sterili e poco rispettose degli alunni”.
9 aprile – dal mio profilo di Facebook
Annunciando i servizi della mia trasmissione, scrivevo: “Nei servizi, l’incredibile figura della Regione sulla scuola dell’infanzia alle Scotte, che non ha alcuna maestra assegnata nonostante gli annunci della Regione”. E nel servizio, publbicato sul sito di Radio Siena Tv, anche in forma scritta, affermavo: “Il 4 aprile scadevano i termini per l’assegnazione degli insegnanti ai vari plessi scolastici. La scuola dell’infanzia delle Scotte non ha avuto alcuna assegnazione. Lo ha reso noto il Comune di Siena. E’ il preludio alla chiusura, già da settembre o prossimamente. E’ inutile rigirarla tanto. Il Ministero dell’Istruzione non ha firmato alcun atto conseguente a quel salvataggio della scuola frequentata nel 2015 da oltre milleduecento bambini, che il 23 marzo è stato annunciato in pompa magna dall’assessore regionale Cristina Grieco”.
Di tutto questo le ex maestre della ex scuola dell’infanzia alle Scotte hanno fatto giustizia. Ora che vi inventerete? Qualche volontaria che terrà insieme i bambini facendo vedere ai piccoli ricoverati Peppa Pig e Masha e l’Orso? Importante che non la contrabbandiate più come scuola dell’infanzia.
PS Grazie a tutti coloro che su Fb, con sms e telefonate, mi hanno voluto riservare parole davvero belle, dopo il mio annuncio della decisione di lasciare la direzione di Radio Siena Tv, tra pochi giorni, il 30 aprile. Ma certamente non sparisco.