SIENA – Igor Bidilo è uscito allo scoperto. Quello che per tutti finora era semplicemente “il kazako”, ha deciso di raccontare la sua versione.
In pubblico lo aveva fatto solo una volta anni fa. Poi il nulla, mentre per lui parlavano gli acquisti milionari tra Siena, Firenze e Milano e le Procure, che lo braccavano. Quella senese, per altro, lo fa ancora, con gli inquirenti che dopo un anno continuano a mettere insieme elementi nell’ambito dell’inchiesta Hidden Partners. “Siamo convinti che le indagini saranno a nostro favore. Ho invece sbagliato a dare troppa fiducia a quelli che erano i miei soci”, ha accennato Bidilo, interessato più che altro a mettere in risalto i prossimi progetti nel nostro Paese: “A Siena abbiamo attualmente 21 locali tra bar, ristoranti, caffetterie e gelaterie. Al momento 14 sono in funzione, altri 5 riapriranno tra giugno e luglio. In Italia abbiamo complessivamente 27 locali”. E ancora: “A Siena abbiamo 150 dipendenti, e a breve ne assumeremo altri 100. I dipendenti complessivi del gruppo sono in questo momento 430”.
Numeri impressionati, che però non creano apprensione. “Sono stati risolti tutti i problemi e stiamo pagano gli stipendi”, ha aggiunto il magnate, che quindi si è concentrato sugli investimenti, suddivisi tra il settore immobiliare e quello energetico. “Per il petrolio sono stati investiti 170 milioni”, ha concluso.