SAN CASCIANO DEI BAGNI – Con la consegna delle targhe celebrative da parte del presidente della regione Eugenio Giani ai dieci sindaci dei Comuni della Valdichiana Senese sono iniziati ufficialmente gli eventi dell’anno di Capitale Toscana della cultura 2025.
Il dossier di candidatura Seme d’Italia, pur non ricevendo l’investitura finale, aveva permesso alla Valdichiana di entrare nella rosa delle dieci finaliste come capitale italiana della cultura per il 2026, la prima volta per un’unione di comuni e il progetto non poteva fermarsi lì.
“Etruschi, medioevo, epoca del Rinascimento. Questi dieci Comuni appaiono in tutto il loro splendore con un filo conduttore, il titolo ad essere la capitale toscana della cultura 2025. Ritengo che la Toscana diffusa possa parlare ancora di più che la Toscana concentrata nelle città d’arte o in quelle con più densità abitativa. La Toscana diffusa può dare il profilo della nostra cultura e della nostra civiltà laddove il rapporto con l’ambiente e il rapporto con la natura è centrale per l’uomo ma contemporaneamente riesce ad esaltare questi piccolo e grandi scrigni di cui la nostra regione è dotata” ha detto il Presidente Eugenio Giani.
E così come successo per Volterra lo scorso anno la Toscana ha voluto sostenere le iniziative programmate convinta che la Valdichiana mostrerà il volto migliore della regione nel segno della cultura e della Toscana diffusa.
E la consegna delle targhe da parte del presidente Giani, prima di toccare tutti e dieci i comuni senesi, non poteva che iniziare proprio da quella San Casciano dei Bagni che, con i suoi bronzi e i suoi tesori ritrovati, è diventata ormai il simbolo della rinascita culturale della Toscana e dell’Italia intera.