Dare continuità e tutelare i servizi sociali dell’intera Valdelsa. Questa la volontà dei sindaci di Casole d’Elsa, Colle di Val d’Elsa, Poggibonsi, Radicondoli e San Gimignano, nel confermare l’affidamento dei servizi sociali alla Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa fino al 2017. Affidamento che sarà dibattuto e votato nei singoli consigli comunali. «E’ necessario tutelare e garantire – dicono Piero Pii, Paolo Brogioni, Lucia Coccheri, Emiliano Bravi, Giacomo Bassi – i nostri servizi sociali, la loro qualità, il loro funzionamento, la loro continuità, attraverso la conferma dell’affidamento alla Fondazione che da anni se ne occupa per conto dei Comuni. Un’esperienza positiva e innovativa anche sul fronte di quelle politiche di area che intendiamo avviare e proseguire in questo e in altri settori, rafforzando l’identità unitaria della Valdelsa».
Un modello innovativo Dal 2006, infatti, i servizi sociali della zona sono affidati alla Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa (FTSA), culmine di un percorso iniziato nel lontano 1978 con la costituzione del primo consorzio socio sanitario. Da allora, la Valdelsa si è sempre distinta per interventi di avanguardia e scelte di lunga prospettiva, fino a costituire un modello del tutto innovativo, la FTSA appunto, studiata e replicata in molte zone d’Italia, soprattutto del Nord.
Contro i tagli sul sociale «La forte coesione organizzativa messa in campo – dicono ancora i sindaci – ci ha permesso di tutelare e far crescere servizi strategici e delicati come quelli volti alla tutela delle fasce deboli, alle residenze per anziani, ai centri per disabili, agli interventi a sostegno delle famiglie. Ci ha permesso di farlo nonostante i continui e crescenti tagli che si sono abbattuti su questo settore per effetto delle politiche nazionali. In questo ultimo anno – spiegano i sindaci – l’attuale assetto organizzativo di questi servizi è stato messo a rischio da una norma del decreto legislativo 138 del 13 agosto 2011, legato alla manovra dell’ex Governo Berlusconi, che devastava 30 anni di storia del nostro territorio e che abbiamo avversato da subito”.
Nel segno della continuità «Adesso tale norma è stata cancellata dalla Suprema Corte – concludono i sindaci – In un quadro normativo confuso anche per quanto riguarda le Società della Salute, abbiamo ritenuto necessario e indifferibile confermare l’affidamento diretto dei servizi sociali per dare continuità e stabilità alla loro gestione integrata attraverso la Fondazione Territori Sociali AltaValdelsa. In questo modo, intendiamo proseguire il percorso avviato, forti anche della professionalità raggiunta dagli operatori negli anni, gettando le basi per un potenziamento di questa struttura che potrebbe aprirsi a nuove competenze, a partire dalla formazione e da prestazioni legate all’istruzione, quali asili nido, mense e trasporti scolastici. In questo modo, puntiamo a razionalizzare le risorse e a rendere più efficaci i servizi, anche attraverso convenzionamenti a livello di area che rafforzino l’operato degli enti locali».