“In Toscana abbiamo bisogno di scommettere sull’impresa creativa e innovativa: il vostro successo di azienda nella green economy potrà essere anche un successo per la Toscana intera”. Il presidente Enrico Rossi è intervenuto, con queste parole, al lancio di “NSE Industry”, azienda toscana con sede a Empoli che si propone di produrre energia dallo sfruttamento dei rifiuti speciali.


Un’azienda a impatto ambientale zero – Una dozzina i dipendenti (ma raddoppieranno nel 2011, ha annunciato l’amministratore e presidente Nicla Pucci) per questa azienda toscana che, nata nel 2008, ha realizzato e brevettato un macchinario (Nse Start) che consente di smaltire in loco gni tipo di rifiuto industriale, sia pericoloso che non, evitando così il sostenimento di costi di trasporto.
Nel complimentarsi con la presidente e sottolineando proprio l’aspetto immediatamente operativo del macchinario brevettato, Enrico Rossi ha no tato come uno dei problemi della Toscana è quello di trovare “altissimi livelli di invenzione e innovazione ma una sostanziale assenza di brevettabilità”. Evidenziato inoltre il forte sbilanciamento, tra export e import, nei rifiuti industriali toscani nonché la circostanza che spesso questi finiscono in modo improprio tra i rifiuti urbani, il presidente Rossi ha confermato l’esistenza di un piano regionale di autosufficienza nel trattamento dei rifiuti.


Toscana al fianco della green economy – “Come Regione Toscana ci siamo, e vogliamo continuare a esserci, nei vari comparti della green economy”, ha concluso Rossi. La finanziaria regionale in corso di adozione “è caratterizzata da un rigore importante che però, in Toscana e in tutta Italia, deve essere accompagnato da forti politiche di investimento e di sostegno alle realtà produttive davvero innovative. Impossibile pensare a una finanziaria solo lacrime e sangue”.
In precedenza è intervenuta anche il sindaco Luciana Cappelli, “lieta che questa coraggiosa sperimentazione abbia trovato sede proprio a Empoli”.


L’azienda – L’impianto Nse Start è frutto della ricerca sul campo di Enzo Morandi, responsabile del Centro Ricerche Toscano, con il contributo di Leonardo Tognotti docente alla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa. Il brevetto si basa su un sistema innovativo per sfruttare il processo di pirolisi: i rifiuti industriali (pneumatici, PVC, ospedalieri e altri rifiuti industriali) vengono bruciati a 1.600 gradi e decomposti eliminando, sostiene l’azienda, le problematiche relative all’inquinamento e non permettendo la produzione di diossine e altri rifiuti pericolosi.


Firenze