FIRENZE – A maggioranza il Consiglio regionale ha approvato una proposta di legge al Parlamento che permetterebbe di adeguare la rete nazionale degli uffici giudiziari alle esigenze demografiche ed economiche di specifici territori.

Da un lato sarebbero ricostituiti i circondari dei tribunali soppressi con la riforma del 2012, dall’altro, sempre con il contributo economico delle Regioni richiedenti, sarebbero istituiti nuovi tribunali ordinari nelle città che avevano sedi distaccate anch’esse soppresse.

Come ha spiegato il presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani (Pd), illustrando l’atto all’aula, “la riforma del 2012, nell’ottica del contenimento della spesa pubblica e di una migliore distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari si è tradotta nella soppressione di trentuno sedi di tribunale, con la relativa procura della Repubblica, e di tutte le 220 sedi distaccate degli uffici giudiziari nelle città che non erano capoluoghi di provincia”. Questo, ha detto ancora Bugliani, ha creato problemi in alcune zone. “Ad Empoli ad esempio, che ha un bacino di 175 mila abitanti e un’alta concentrazione di attività produttive, si sono verificati grossi problemi, per cui gli enti locali hanno chiesto la loro ricostituzione”.

Le spese per la gestione e manutenzione degli immobili e per il personale di custodia e vigilanza saranno a carico delle Regioni richiedenti, mentre rimangono a carico dello Stato le spese per le retribuzioni dei magistrati, del personale amministrativo e di polizia giudiziaria.

Sia la ricostituzione dei tribunali soppressi, sia l’istituzione di nuovi tribunali in alcune delle città che avevano sedi distaccate soppresse, potranno essere fatte anche con la costituzione di circondari che prevedano l’inserimento di altri comuni che fanno parte dello stesso circondario o di un circondario confinante, purché facciano parte dello stesso distretto di corte d’appello. In ogni caso, dalla ricostituzione o dalla istituzione di un nuovo tribunale, dovrà necessariamente seguire la ricostituzione o l’istituzione della relativa procura della repubblica.