In arrivo 1 milione e 600 mila euro per la ricerca scientifica senese. La Regione Toscana ha infatti finanziato sette progetti di ricerca presentati da ricercatori e professionisti dell’Università di Siena e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese che produrranno risultati brevettabili, con importanti ricadute sulla salute dei cittadini.
La ricerca va avanti – Il finanziamento previsto dal “Programma per la Ricerca Regionale in Materia di Salute 2009” prevedeva un fondo di 15 milioni di euro, da destinare proprio alla valorizzazione delle eccellenze presenti sul nostro territorio. “La ricerca è energia vitale per la medicina – afferma Paolo Morello Marchese, direttore generale delle Scotte – e la possibilità di brevettare i risultati di questi progetti è garanzia di immediato investimento in termini di salute”. I progetti presentati in tutta la Toscana sono stati più di 300, ne sono stati finanziati 57 e, di questi, 7 sono senesi, due dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, presentati da Michele Maio dell’Immunoterapia Oncologica e Marco Rinaldo Oggioni della Batteriologia e cinque sono dell’Università di Siena, presentati da Giuseppe Campiani del Dipartimento Farmaco-Chimico-Tecnologico, Antonio Federico del Dipartimento di Scienze Neurologiche, Maurizio Botta del Farmaco-Chimico, Emiliana Giacomello del Dipartimento di Neuroscienze, e Alice Luddi del Dipartimento di Pediatria Ostetricia e Medicina della Riproduzione.
La ricerca sposa lo sviluppo industriale – “L’integrazione della ricerca biomedica – aggiunge Gian Maria Rossolini, preside della Facoltà di Medicina – con le attività di sviluppo industriale nell’area medica, biomedicale e farmaceutica è un modo intelligente e innovativo per garantire la condivisione dei risultati in tempi rapidi, a tutto vantaggio dell’assistenza sanitaria”. Altri 17 progetti di altrettanti ricercatori senesi sono stati ritenuti finanziabili qualora si rendessero disponibili ulteriori risorse. Il supporto alla brevettazione e al trasferimento tecnologico sarà effettuato dalla Fondazione Toscana Life Sciences.
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