FIRENZE – La Toscana si schiera contro la guerra in Ucraina e lo fa con prese di posizione e iniziative su tutto il territorio.
“Occorre evitare in ogni modo che la religione alimenti le ragioni della guerra, e questo si fa solo quando essa non si trasforma in fondamentalismo, e non si diventa strumento del populismo e del nazionalismo” ha detto il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze.
“La religione – ha aggiunto – non può servire alla guerra: questo va detto con chiarezza, e va rifiutata ogni pretesa annessiva della religione, da parte di qualsiasi potere politico, come affermazione di sé”. Per Betori, “in quanto credenti, la prima azione che dobbiamo fare è quella della preghiera, perché la pace non è qualcosa che gli uomini costruiscono: è un dono che ricevono da Dio. Questa è la nostra fede, non è che noi siamo capaci di far la pace, noi siamo capaci di fare la guerra: mentre invece, se siamo accoglienti, possiamo ricevere da Dio il dono della pace”.
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Intanto per questa sera, alle 19, in piazza Resistenza a Scandicci, è previsto un presidio organizzato da Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Anci e Ail toscane, per essere al fianco del popolo ucraino.
Tra i presenti il governatore toscano Eugenio Giani, il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni e il sindaco della Metrocittà Dario Nardella oltre ai sindaci degli altri comuni della Città metropolitana. “Dalla Toscana terra di pace – dice Giani – deve giungere un messaggio forte e chiaro che ribadisce la contrarietà alla guerra e l’alt ai carrarmati di Putin. L’occidente su questo deve essere fermo, perseguire la pace a tutti i costi. Insieme ai nostri sindaci la nostra voce è forte”. “Conosco bene – aggiunge – l’Ucraina: al di là della presenza della comunità ucraina a Firenze, noi abbiamo il gemellaggio con la città di Kiev”.
“Non dimentichiamoci che da un punto di vista geografico se noi mettiamo ai capi del territorio del primo continente, l’Europa, dagli Urali al mare Atlantico, ci rendiamo conto che il centro geografico dell’Europa è l’Ucraina”. “Costruire un’Europa di pace – le parole di Biffoni – richiede l’attenzione costante di tutti e i sindaci toscani ribadiscono la loro contrarietà alla guerra e la necessità di sostegno unanime alle scelte che saranno fatte dal Governo italiano”.
“Nei nostri territori – spiegano i sindaci della Città metropolitana – vivono più di 2330 ucraini, più di 800 russi e di 100 bielorussi. Vivono con noi, molti e molte di loro aiutano i nostri anziani, altri si sono inseriti in tante altre attività delle nostre comunità. Facciamo nostra la loro angoscia e chiediamo a tutti di non credere alla presunta forza risolutiva della guerra. Da queste nostre città, in questi giorni impegnate a dare un futuro pacifico al Mediterraneo, scongiuriamo di abbassare le armi, di non avvelenare la terra, di fare respirare i cieli, di sentire il pianto dei bambini, di salvare tutti”.
Alla manifestazione a Scandicci saranno presenti anche la segretaria del Pd toscano Simona Bonafé e una delegazione del partito a libello regionale.
Presenti anche Cgil, Cisl e Uil che invitano a partecipare questa sera e alle altre iniziative già messe in campo e “che si aggiungeranno nelle prossime ore, e ci impegniamo fin d’ora a promuovere una mobilitazione generale per dire no alla guerra”. All’iniziativa di Scandicci parteciperà anche la Cna Firenze Metropolitana, che “chiede che si tenti l’impossibile per trovare una soluzione pacifica alla crisi” osservando anche che “se il conflitto dovesse proseguire e allargarsi oltre il Donbass le ripercussioni economiche per il nostro sistema economico saranno pesantissime: caro energia, difficoltà nel reperimento di materie prime oltre che loro rincaro, calo dei flussi turistici, aumento dei costi di trasporto, riduzione dell’export”.
Una fiaccolata per la pace, per chiedere lo stop immediato dell’intervento militare russo in Ucraina invece è quella che si svolgerà domenica 27 febbraio alle 18 a Bagno a Ripoli (Firenze). Ad organizzarla è il Comune che in questo modo, spiega una nota, “fa suoi e rilancia l’appello alla Pace condiviso da tutti i sindaci della Metrocittà di Firenze e gli inviti alla mobilitazione pacifica di Anci e Ali nazionale, a partire dalla presenza dell’amministrazione oggi pomeriggio al presidio in programma a Scandicci”.
Anche l’Arcidiocesi di Siena – Colle di Val d’Elsa e Montalcino aderisce all’appello di Papa Francesco che ha proposto ai credenti e non credenti di tutto il mondo una giornata di preghiera e digiuno per la pace in Ucraina, il 2 marzo.