FoliageDevo dire che non ho mai posto grande attenzione sul foliage, bellissima parola che descrive un fenomeno ancora più bello: il cambio di colore delle foglie nel periodo autunnale.

Nel senso che resto incantato come tutti dallo spettacolo dei boschi che cambiano colore di giorno in giorno – tanto più che viaggio spesso attraverso la Toscana – con tonalità veramente belle ed emozioanti, ma non avevo mai valutato che questo fenomeno potesse avere un suo valore turistico.

Poi grazie ad un articolo apparso sul sito turismo.intoscana.it (leggi) sono venuto a sapere che il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, a cavallo fra la provincia di Arezzo e l’Emilia Romagna, è quello più colorato d’Italia, grazie alla straordinaria varietà di piante presente, con la possibilità di ammirare e fotografare il giallo accesso e il rosso porpora, l’arancione ed il verde scuro, e che naturalmente il foliage è un’ottima occasione per andare all’Eremo di Camaldoli o al Santuario della Verna, luoghi di silenzio e spiritualità che trascendono la fede religiosa di ognuno.

autunnoEssendo la regione italiana con la più ampia superficie boschiva, ecco che il foliage può diventare motivo di attrazione turistica su tanta parte del territorio regionale (l’articolo citato fa riferimento a Garfagnana e Monte Amiata, ma si potrebbero citare altre zone) tanto da proiettare per l’ennesima volta la Toscana al vertice delle mete internazionali.

Non dico da far concorrenza al Canada o agli stati del New England statunitense (Vermont, Maine, Massachussets, New Hampshire, Connecticut e Rhode Islands), dove il foliage è una delle prime attrazioni su cui lavorano nel periodo autunnale – con tanto di rivista specializzata e relativo sito internet (leggi) che vi consiglio senz’altro di guardare) ma certo può rappresentare un ulteriore elemento di curiosità, appunto abbinato a tutto quello che siamo in grado di offrire in una stagione in cui già vino, olio extravergine di oliva e tartufo bianco sono elementi di richiamo consolidati.

Insomma la Toscana è davvero una terra benedetta dagli dei del turismo, ai quali sarebbe bene essere più devoti in terra, dedicando attenzione, energie e risorse e cogliendo anche spunti nuovi e imprevisti, come appunto può essere il foliage in questi mesi di tiepido autunno…