Nel 2013 la Toscana ha accusato un calo di occupati pari a circa 4.000 unità, con un aumento di circa 16.000 disoccupati e un tasso di disoccupazione che passa dall’7,8% all’8,7%, malgrado i segnali di recupero osservati nel secondo semestre. Secondo dati Istat elaborati dall’Osservatorio regionale, si legge in una nota, dal 2008, anno di inizio della crisi, sono stati persi fino ad oggi 22.000 posti di lavoro.
Giovani senza lavoro Il tasso di disoccupazione giovanile 15-24 anni è del 33,4%, e del 21,9% nella fascia 15-29 anni dove l’occupazione si è ridotta di circa 52.000 unità. I cosiddetti Neet, i giovani che non studiano e non lavorano, nè sono in formazione, sono saliti nel 2013 al 20% dal 13% del 2008: 101.000 persone nella fascia 15-29 anni. Il tasso di occupazione delle donne è aumentato di un punto (56,4%) ma è cresciuta di mezzo punto anche la disoccupazione, ora al 10,1%.
Bisogna mantenere alta la guardia Le ore di Cig autorizzate sono cresciute del 3,2% ed equivalgono a 32.700 posti ‘full time’. Secondo l’assessore regionale al lavoro, Gianfranco Simoncini, «l’intervento diffuso della cassa integrazione in deroga», un esteso ricorso al part-time e «fenomeni positivi in più comparti che hanno fatto della Toscana la regione con i migliori risultati sul fronte delle esportazioni» hanno limitato i danni all’occupazione in uno scenario dove bisogna «proseguire nell’impegno per la qualificazione del nostro sistema produttivo, per il quale la nuova stagione dei fondi strutturali 2014-20 sarà fondamentale».