444 milioni di euro di tagli fatti a livello nazionale: è una delle misure contenute nel bilancio e nella Finanziaria 2015 della Regione Toscana varata dal Consiglio. C’è una sostanziale invarianza fiscale e l’esenzione dal pagamento per tre anni della tassa automobilistica a favore di veicoli per trasporto merci a gpl o metano. La Regione uscirà dalle partecipate, tranne Fidi Toscana.
I numeri Il bilancio 2015 della Toscana sfiora e parte con 10 miliardi – 9.925 milioni per la precisione – ma con tagli pesanti. A disposizione ci sono infatti altri 444 milioni in meno: quasi 79 per effetto della manovra Monti, altri 56 frutto dei provvedimenti assunti dal governo Letta, la differenza (309) conseguenza della legge di stabilità appena licenziata dal Parlamento.
Il commento «Potevamo aggiungerci al coro di proteste contro i tagli – spiega l’assessore al bilancio della Toscana, Vittorio Bugli -. Abbiamo preferito accettare la sfida, consapevoli delle difficoltà che il nostro Paese è chiamato ad affrontare e misurandoci con la scelta di costruire la regione del futuro. Anche perché, se non c’è dubbio che la legge di stabilità appena approvata chiede un contributo importante al sistema degli enti locali, è anche vero che si cerca di invertire la rotta rispetto a provvedimenti di solo contenimento della spesa».
Le linee guida «Responsabilità e sfida». Sono queste le parole d’ordine richiamate dall’assessore. «Riorganizzando anche la macchina regionale – prosegue l’assessore – ma senza mettere in discussione due concetti che hanno sostenuto il nostro agire fino ad oggi: lavoro e solidarietà». Un bilancio dunque costruito su 5 pilastri. Sul risparmio, che arriverà dalla riduzione del personale ricorrendo ai prepensionamenti e gli esuberi e la riorganizzazione della macchina e delle linee di comando, con un unico direttore generale, in modo da raccogliere più velocemente gli input della giunta regionale. Sull’uscita della Regione da tutte le partecipate, eccetto società in house a finanziaria Fidi Toscana. Costituzione di un polo aeroportuale regionale e affidamento del trasporto pubblico locale su gomma ad un’unica azienda su scala regionale. Integrale finanziamento del tpl, gomma e ferro, con 540 milioni. Sulla riforma della qualità, fondata sulla riorganizzazione e razionalizzazione del sistema sanitario regionale. Sugli investimenti, in crescita. Fra cui i 170 milioni per la darsena Europa del porto di Livorno; il raddoppio della ferrovia Lucca-Pistoia assieme a Rfi, il rifinanziamento del fondo di garanzia per la messa in sicurezza sismica e l’efficientamento energetico degli edifici; la diffusione della banda larga dove ancora non c’è; il rifinanziamento dei contratti di solidarietà; il progetto per la non autosufficienza o le agevolazioni fiscali per la famiglia e le imprese. E infine sull’estensione della gestione in anticipo del nuovo ciclo dei Fondi strutturali UE con l’obiettivo di tenere alto il livello di spesa nella fase di passaggio tra la fine del vecchio ciclo e l’avvio del nuovo (2014-2020).
«Esenzione bollo. Provvedimento importante» In merito alla esenzione del bollo per i veicoli di trasporto merci a metano e gpl è intervenuta subito la Cna Toscana. «È un provvedimento importante, che abbiamo sostenuto con forza e per il quale ringraziamo la Regione», si legge in una nota. Attualmente sono circa 9.000 i veicoli a gpl e metano che circolano in Toscana e il loro numero è destinato a crescere. Con il provvedimento sono dunque agevolati i veicoli meno inquinanti e viene incentivata la trasformazione di auto a benzina in gpl o metano, dando un nuovo slancio alle circa 500 imprese toscane di installazione impianti gas auto (con 1.500 addetti), anch’esse colpite duramente dalla crisi. Il parco auto toscano ammonta a circa 740.000 veicoli di categoria ‘euro 4’; di questi il 60% sono alimentati a benzina e quindi trasformabili a gpl o metano; il restante 40% sono diesel, non trasformabili.