FIRENZE – “Il sistema salute ha bisogno di un ampliamento strutturale di bilancio”. Tradotto, servono più risorse per la sanità regionale.
Eugenio Giani non ha avuto bisogno di emissari per comunicare con il ministro Roberto Speranza, perché entrambi erano presenti agli Stati generali della salute in Toscana. “In questi anni abbiamo destinato oltre 600 milioni a tamponare le spese per l’emergenza Covid – ha evidenziato il governatore – di cui 400 milioni presi da risorse regionali destinate ad altri settori. Siamo anche la Regione che ha assunto di più, ben 4.000 persone in più rispetto al 2019. Nessuno mi parli più di ridurre e chiudere gli ospedali. I nostri ospedali sono delle eccellenze e le strutture nuove hanno dimostrato un’incredibile flessibilità e facilità di adattamento ai cambiamenti delle esigenze. Ma il Covid ha mostrato l’importanza del radicamento sul territorio della sanità. Ora dobbiamo lavorare sulle case della salute, gli ambulatori, la medicina generale, la diagnostica, così da dare risposte in grado di tamponare la corsa verso i pronto soccorso”.
Il ministro della Sanità ha risposto in numeri all’appello di Giani: “Noi mettiamo in Toscana 450 milioni per il Pnrr. Poi abbiamo investito 210 milioni sull’edilizia sanitaria e il progetto che mi sta particolarmente a cuore, 340 milioni per l’hub anti pandemico di Siena, che è forse il lascito più importante sul piano scientifico di questi mesi così difficili. Sarà un luogo straordinario”.
Poi, rivolto proprio al presidente regionale, ha aggiunto: “Nei prossimi giorni e in queste ore lavoriamo per rafforzare un punto di fondo: non si possono più considerare i soldi in salute una semplice spesa pubblica, ma sono il più grande investimento sulla vita della persone. La Toscana è dentro la battaglia per affermare questa idea. E’ una Regione con una storia importante, il presidente Giani sta facendo un lavoro straordinario, ma c’è una lunga storia di sanità pubblica che dobbiamo tutti difendere con il coltello tra i denti”.