Biblioteca Forteguerriana di Pistoia

PISTOIA – Una relazione epistolare, tra alti e bassi, con un sottofondo sentimentale. Circoscritto all’amore che lega Ferdinando Martini e la “desiderabile e appassionata damina”, Cassandra Arrighetti, appartenente a una delle famiglie più importanti della nobiltà fiorentina.

Su questo celebre carteggio sarà incentrato l’incontro “Ferdinando Martini e Cassandra Arrighetti, ovvero quando la vita diventa romanzo”, a cura di Barbara Innocenti, che si svolgerà giovedì a Pistoia, nell’ambito della rassegna “La Forteguerriana racconta Pistoia”. Le lettere, conservate nell’archivio dell’omonimo nipote, lo scrittore Ferdinando Martini, celano un vero “dramma familiare”, come scrisse agli inizi del Novecento sulla cartellina che contiene le epistole, nel momento in cui cominciò a riordinare accuratamente i documenti relativi alla storia della sua famiglia.Rimasto vedovo molto presto, Ferdinando, figlio del governatore di Siena, Vincenzo Martini, incontra una sera, durante una “conversazione”, Cassandra, giovane nubile e bella, e fra i due è subito amore. Essendo entrambi di “pari dignità familiare”, la stipula del contratto di matrimonio sembra non incontrare ostacoli, quando ecco che improvvisamente, per ragioni apparentemente misteriose, il padre della ragazza chiude ogni possibilità a una futura unione della figlia con l’erede di casa Martini. È l’inizio del “dramma”, al quale prendono parte, oltre ai due protagonisti, personaggi storici di un certo rilievo, come Girolamo Bartolommei, primo sindaco di Firenze, nonché noti membri della chiesa fiorentina.

Sullo sfondo della Toscana occupata dall’esercito napoleonico, Ferdinando e Cassandra lottano per il loro amore, attraverso progetti di fuga e rocamboleschi tentativi di evasione da un convento, la storia si snoda verso un’appassionante quanto imprevisto finale.