FIRENZE – Per l’imprenditoria agricola è un conto salato da pagare. Secondo il rapporto Città clima di Legambiente nel 2022 è andato perso il 10% dei raccolti e i danni ammontano a 260 milioni.

Dovuti alla prolungata siccità che ha caratterizzato l’anno appena passato, con una delle estati più calde negli ultimi 70 anni e il 30% in meno nelle precipitazioni.  “L’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare”, ha affermato Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana.

Per attenuare questo tendenza, l’associazione ha indicato alcune misure: interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini o “riattivando quelli già censiti che potrebbero garantire una preziosa riserva di acqua di 440 metri cubi alle aziende agricole”.