Matteo Renzi impegnato alla Leopolda nel 2016

renziRimarrà nella memoria per il pomeriggio di incidenti accaduti sabato scorso in centro a Firenze, con bilancio finale di 12 agenti feriti, un arresto e danni per migliaia di euro; ma è stato anche e soprattutto l’edizione del tentativo di rilancio della corsa alla vittoria del Sì al prossimo referendum costituzionale, con il discorso di ieri all’ora di pranzo di Matteo Renzi tutto incentrato su concetti chiari sulla battaglia che il Pd ed il governo da lui guidati conducono da mesi per il successo il prossimo 4 dicembre. Ma è stato anche una ‘Leopolda’, quella 2016, che ha visto trovare un accordo sul documento della commissione del Partito democratico, sulla modifica dell’Italicum, che come hanno detto vari addetti ai lavori, sgombra il campo proprio in chiave schieramenti in vista del prossimo referendum.

L’intervento della Boschi «C’è una cosa bellissima: la parola finale spetta a voi il 4 dicembre.-ha detto il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, dal palco della ‘Leopolda’ rivolgendosi agli spettatori della kermesse di impronta renziana- Questa è una riforma che scrivono le cittadine ed i cittadini italiane votando al referendum perché il referendum è decisivo. Tutto il lavoro di due anni non vale niente, non porta a niente nella realtà se non ci impegniamo tutti a far vincere il si il 4 dicembre. Questa riforma la scriviamo noi, non gli speculatori o i banchieri ma le cittadine e i cittadini».

Verso il referendum Sarà una corsa ancora molto lunga quella della battaglia referendaria, ma il clima sta cambiando. «Io sono ottimista» per la vittoria del ‘si’ al prossimo referendum costituzionale, ha evidenziato Roberto Giachetti. «Ho iniziato da un paio di mesi a girare per il referendum: era iniziata in un modo abbastanza complicato, adesso noto qualche cambiamento ma sono delle sensazioni personali, non hanno il parere di una valutazione scientifica, però mi pare che il clima sia un po’ cambiato. Io non credo ai sondaggi in generale perché penso che è una fase della politica nella quale le persone rispondono in modo variegato.-ha aggiunto Roberto Giachetti– Non perché non credo che non siano bravi i sondaggisti ma perché credo che sia difficile fare i sondaggi nelle questioni che riguardano le scelte di partito, figuriamoci in un tema che ha mille implicazioni come quello del referendum quale effettiva credibilità puo’ avere un sondaggio fatto un mese prima con il 40% di persone indecise. Io penso che in questo mese avremo da lavorare tanto per convincere coloro che sono indecisi a votare per il si e sono convinto che chi è indeciso o non ancora schierato, se conosce la riforma sarà molto facile che voterà per il si».

renzi-leopolda7Le parole di Renzi «Col referendum siamo ad un bivio, è il derby tra passato e futuro, tra cinismo e speranza, tra rabbia e proposta, tra nostalgia e domani-ha raccontato dal palco della ‘Leopolda’ il premier, Matteo Renzi– E’ un referendum che possiamo spiegare quanto ci pare nel merito, abbiamo smascherato le bufale. Abbiamo un’unica possibilità di recuperare la dimensione bella della politica nei prossimi 28 giorni, andando casa per casa, incontrando la gente, in cui un paese deve scegliere se essere la patria del gattopardo o quella del cambiamento. Non possiamo essere piu’ quelli che diranno faremo, faremo, faremo. La differenza e’ fra chi dice onesta’, onesta’ e onesta’ e chi prova a fare le cose, e’ la differenza fra il bar dello sport e chi fa politica. Se non cambi le cose non sei in grado di incidere su nuove generazioni. Il prestigio internazionale dell’Italia era a zero, la nostra presenza in Europa era accompagnata da una barzelletta, una risatina sugli italiani, ti guardavano con gli occhi strani.-ha concluso Matteo Renzi– Stiamo restituendo all’Italia ciò che merita perché l”Italia non è un racconto stereotipato. Ma per farlo abbiamo dovuto cambiare un gruppo dirigente che ci aveva messo in quella dimensione. Se è tornato a crescere l’export lo si deve anche al fatto che oggi la politica è più credibile. C’è finalmente un dato di cambiamento in Italia».