Trent’anni a Cheik Tidiane Diaw, il giovane senegalese accusato dell’omicidio volontario aggravato di Ashley Olsen, 35 anni, giovane americana residente a Firenze che fu uccisa nel gennaio scorso. Lo ha deciso la Corte d’Assise di Firenze. Secondo l’accusa la giovane fu uccisa al culmine di una lite dopo aver incontrato Diaw in un locale. A trovarla morta fu il fidanzato, il giorno successivo.
Alla lettura della sentenza presenti i genitori di Ashley Il 27enne è stato condannato anche al pagamento di 450 mila euro complessivi di provvisionale a favore della madre, del padre e della sorella di Ashley, costituitisi parte civile. Il senegalese, per cui l’accusa aveva chiesto l’ergastolo, difeso dagli avvocati Federico Bagattini e Antonio Voce, era finito a processo a seguito del decreto di giudizio immediato emesso dal Gip di Firenze, Matteo Zanobini, che aveva accolto la richiesta della procura di Firenze, in base all’evidenza della prova emersa dalle indagini. Presenti alla lettura della sentenza, i familiari di Ashley, la madre e il padre, e il fidanzato Federico, che trovo’ il corpo senza vita della giovane donna la mattina del 9 gennaio. La madre della giovane uccisa, ha esposto sul tavolo una foto della figlia, in una cornice bianca, con una rosa rossa posata accanto.