segretario Cisl Prato Firenze

PRATO – Una sanità a misura di cittadino. Che non trovi compimento solo negli ospedali, ma che sappia arrivare anche nelle periferie.

“Una sfida impegnativa ma necessaria, come ha certificato la pandemia, e ora è realizzabile grazie alle risorse del Pnrr”, ha dichiarato Fabio Franchi, segretario della Cisl Firenze e Prato, al termine di un incontro dedicato alla riorganizzazione del comparto sanitario.

Le risorse messe a disposizione nell’area sono 80 milioni e saranno destinate alla realizzazione di 22 case di comunità, 10 ospedali di comunità e altrettante centrali operative di coordinamento oltre ad un rafforzamento dell’assistenza domiciliare.

Il sindacato ha indicato quelle che ritiene le priorità del percorso: realizzazione delle strutture finanziate dal Pnrr nei tempi previsti; impegno puntuale a garantire i servizi con personale e strumentazione tecnologica adeguata, come indicato dalla normativa nazionale; trasparenza e costante confronto con le parti sociali a partire dalla garanzia anche sulla gestione futura dei servizi, e non solo sulle risorse stanziate per le mura delle strutture. “Perché – ha spiegato Franchi – sulla continuità e il mantenimento di queste nuove strutture, che riguarda le risorse per il personale, l’effettiva assunzione di nuovi medici, infermieri e personale qualificato, il percorso è tutto da costruire.”

Un altro grande problema evidenziato nell’incontro è quello della carenza dei medici di medicina generale: nell’area Firenze-Prato già oggi sono diminuiti del 13% in soli 20 mesi: dai 1195 del 2021 ai 1037 dell’ultimo monitoraggio (-158 unità). E questa è la tendenza anche per i prossimi anni, a cui occorre trovare con urgenza risposte efficaci.

C’è poi il grande tema della non autosufficienza e della presa in carico delle cronicità legate all’invecchiamento della popolazione: nell’area metropolitana Firenze Prato il 25,5% delle persone hanno più di 65 anni. Se il nuovo decreto sulla sanità territoriale prevede l’attuazione di una assistenza domiciliare mediamente pari al 10% della popolazione over 65, su Prato la presa in carico progressiva dovrà attestarsi su oltre 4.300 assistiti e su Firenze oltre i 9500: “numeri – rileva la Cisl – ben lontani dalle attuali capacità di risposta del sistema”.

“La nostra sanità – ha detto Franchi – soffre da anni una situazione di debolezza sul territorio. Ora abbiamo l’opportunità per un vero cambiamento e per costruire una rete di servizi in cui le strutture siano luoghi di cura e di presa in carico effettiva, efficace e funzionale. E’ un’occasione che non possiamo sprecare.”