«Ci aspettiamo un grande rilancio di Forza Italia in Toscana. Faremo una manifestazione in cui presenteremo il nuovo assetto regionale del partito, è un assetto composto da persone fortemente motivate, di appartenenza agli ideali e ai valori di Forza Italia e noi contiamo sul fatto che il rilancio del nostro movimento sul territorio che è richiesto dal presidente Berlusconi abbia in Toscana la punta di diamante». A dirlo la responsabile comunicazione di Forza Italia, Deborah Bergamini rispondendo ai giornalisti, nel corso di un evento svoltosi oggi nella sala Fallaci di Firenze. «Stiamo lavorando in questa direzione – ha proseguito -, venerdì ci sarà la presentazione ufficiale del nuovo coordinamento provinciale di Siena. Altri coordinamenti provinciali sono già stati formati, quindi c’é una classe dirigente che è pronta a misurarsi all’opposizione del Pd in questa regione ed è pronta, sarebbe la prima volta, finalmente, a sconfiggerlo».
Il sondaggio sui migranti Bergamini fra l’altro è intervenuta alla presentazione di un sondaggio commissionato da Forza Italia Italia e dal suo consigliere comunale a palazzo Vecchio, Mario Razzanelli a Eumetra, l’istituto demoscopico di Renato Mannheimer. Da tale sondaggio emerge che solo il 25% dei toscani vuole accogliere i migranti, sia profughi che per motivi economici. Il 36% ritiene che l’ospitalità vada accordata solo ai profughi, respingendo i migranti economici. Invece, il 38% vorrebbe una chiusura totale anche nei confronti dei richiedenti asilo. L’1% non risponde. La rilevazione è avvenuta durante il mese di settembre su un campione casuale di 800 casi, stratificato per quote. Il margine d’errore è del 3,5%. Sulla strategia da seguire sui flussi migratori, tuttavia, i toscani non amano le azioni eccessivamente repressive. In effetti, mentre il 73% è d’accordo su fare in modo di impedire ai barconi di partire, bloccandoli nei luoghi d’origine l’81% del campione si dichiara contrario al ricorso ad azioni di forza. L’85%, inoltre, vorrebbe utilizzare le risorse destinate all’accoglienza per la creazione di posti di lavoro nei Paesi di provenienza degli immigrati. I toscani, tuttavia, avvertono meno la minaccia di un attacco terroristico sul proprio territorio. Il 48% dei rispondenti teme che potrebbe verificarsi un attentato in Toscana, laddove questa percentuale cresce al 72% per il rischio riferito al Paese intero. In riferimento alla minaccia dell’Isis, l’84% ha paura che dalla Libia potrebbe arrivare in Italia e l’84% crede che le cellule terroristiche siano un pericolo concreto per il Paese. Conseguentemente, per l’80% occorrerebbe un intervento militare internazionale per eliminare l’Isis e una percentuale solo leggermente inferiore, il 76% è convinta che gli immigrati senza lavoro possano essere facilmente reclutati. «L’Italia come tutti i Paesi dell’Occidente – ha spiegato Bergamini – è fortemente a rischio e la ricerca che è stata commissionata da Forza Italia ci dà degli elementi molto chiari della preoccupazione nei confronti della minaccia del fondamentalismo. Emerge molto chiaramente da questa ricerca che non solo gli italiani e i toscani, in particolare, sono preoccupati ma sono anche molto informati della situazione, molto informati del fenomeno dell’Isis in tutta la sua complessità». «Noi come politica abbiamo il dovere di dare delle risposte concrete – ha aggiunto-, che sono fatte da una parte da una pianificazione attenta nei confronti della lotta a questa forma di terrorismo, dall’altra anche di misure stringenti che servono a contenere gli effetti, perché è evidente che c’è una inter-correlazione fortissima fra la destabilizzazione in tutta l’area mediorientale e l’enorme flusso migratorio che non soltanto l’Italia, in primo luogo, ma anche gli altri Paesi dell’Unione Europea e occidentali sono chiamati a fronteggiare».