«Sarebbe bello poter inaugurare il ‘nuovo’ Corridoio Vasariano aperto a tutto il pubblico degli Uffizi il 27 maggio 2018, 25esimo anniversario della strage di via dei Georgofili. Nell’anniversario di questa immane tragedia, potremmo lanciare un grande messaggio di coraggio contro la mafia: il messaggio di un museo e di una città che si aprono e non hanno paura della criminalità organizzata». Così, in un’intervista all’Ansa ad un anno dalla nomina al vertice della Galleria degli Uffizi, il direttore Eike Schmidt.
Al momento il Corridoio è chiuso per questioni di sicurezza, ma nelle prossime settimane verrà riaperto temporaneamente e ‘a uso limitato’ a piccoli gruppi di persone. Negli ultimi venti anni è stato accessibile solo su prenotazione, e in determinati momenti dell’anno. «In autunno partiranno i lavori di adeguamento – spiega Schmidt – realizzeremo le uscite di sicurezza e tutti gli interventi necessari alla libera fruizione dello spazio. Prima però toglieremo le centinaia di autoritratti che adornano le sue pareti, e, a causa dell’assenza di climatizzazione, si ‘grigliano’ d’estate e finiscono sotto zero in inverno». Il nucleo dei dipinti più belli verrà esposto negli Uffizi a rotazione, in uno spazio ancora da stabilire. «Stiamo valutando tre ipotesi – dice il direttore – le sale dell’ex archivio di Stato, dove ora è accolta anche la pittura barocca; gli spazi dove adesso si tengono le mostre temporanee, al pian terreno, oppure le sale blu dei pittori stranieri, ma che potrebbero ospitare anche gli autoritratti». Dovunque cada la scelta, aggiunge Schmidt, «ci sarà una bella ‘iniezione’ di arte contemporanea esposta stabilmente in galleria: abbiamo autoritratti dei più grandi artisti del Novecento, come Chagall, De Chirico, Mitoraj, e tanti altri».