prostituzioneVasta operazione anticrimine della squadra mobile della polizia, coordinata dalla Procura della Repubblica di Firenze, nei confronti di un’articolata organizzazione criminale di matrice albanese che sfruttava la prostituzione di giovanissime connazionali a Firenze e Prato. Sono una decina gli arresti e numerose perquisizioni in Toscana. Sequestrato a Prato un residence che favoriva la prostituzione delle ragazze.

Una guerra tra bande C’è anche un tentato omicidio nell’inchiesta della Procura di Firenze che ha portato ad una ordinanza per 10 arresti per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, rissa aggravata, tentato omicidio. C’è questo alla base della Squadra mobile di Firenze: una furibonda rissa avvenuta la sera del 12 aprile 2014 tra due gruppi di sfruttatori albanesi in piazza delle Medaglie d’Oro a Firenze. Lo scontro scaturì da forti dissidi maturati prima fra le stesse prostitute per accaparrarsi più clienti possibile e poi, di riflesso, fra i loro rispettivi protettori. Causa finale della maxi rissa sui cui sono centrate le indagini anche l’innamoramento di una prostituta giovanissima per uno sfruttatore albanese ‘rivale’ sul mercato del sesso del suo protettore, che a sua volta l’aveva portata in Italia dall’Albania promettendole amore, soldi e fortuna. Secondo le indagini, coordinate dal pm Lastrucci, gli sfruttatori non andavano per le spicce nei loro regolamenti di conti e uno dei loro nel maggio 2014 e’ stato arrestato a Prato con una pistola in macchina: secondo quanto ricostruito voleva uccidere un altro protettore.