«L’Azienda è consapevole che sono presenti delle difficoltà oggettive ed è disponibile fin da subito ad un incontro con le organizzazioni sindacali, con la finalità di adottare soluzioni condivise, anche al fine di un sempre più omogeneo ed efficiente utilizzo delle risorse». Così in una nota l’Azienda USL Toscana nord ovest in merito allo stato di agitazione proclamato nella giornata di venerdì dai sindacati.
Le precisazioni dell’Azienda «In merito alla questione del personale sollevata dai sindacati – si legge nella nota -, l’Azienda USL Toscana nord ovest conferma che rispetto al 31 dicembre 2018 sono in servizio 83 infermieri e operatori socio sanitari (OSS) in più, vista la necessità di coprire le uscite previste per la quota 100 ed il relativo smaltimento delle ferie e considerato l’aumento delle assenze lunghe e delle richieste di aspettativa. Per quanto riguarda poi la questione dei pagamenti agli infermieri che operano nei servizi di emergenza territoriale del 118, l’Azienda conferma che i fondi per gli incentivi regionali (360mila euro) né sono “spariti” né sono stati consegnati ad altri. Gli importi, infatti, sono stati stanziati e l’Azienda ha sottoposto alle organizzazioni sindacali un accordo sulle modalità di distribuzione che è stato condiviso, a cui è seguita una richiesta degli elenchi del personale beneficiario al fine di una verifica puntuale. Sono state quindi effettuate alcune integrazioni sui nominativi e nel mese di luglio, come previsto nell’accordo con i sindacati, andranno in pagamento i compensi relativi al 2016 e 2017, mentre a settembre verranno erogati gli arretrati a partire dal 2009. I tempi lunghi dell’operazione sono legati proprio alla necessità di un controllo e di una revisione degli elenchi, anche in base alla turnistica, con l’obiettivo di arrivare a inserire tutti gli operatori che negli anni hanno prestato la propria attività nel servizio di emergenza territoriale».