Il governatore contrario all'autonomia differenziata

FIRENZE – La Regione Toscana si è aggiudicata, come capofila, le risorse messe a disposizione dal Centro nazionale sangue per un progetto che mira ad una gestione efficiente dei medicinali plasmaderivati, grazie ad una più efficace interazione tra rete farmaceutica e rete trasfusionale, e alla valorizzazione del plasma come risorsa strategica.

Il progetto è stato presentato in partenariato con Campania, Lazio, Marche e Molise – ovvero le Regioni che aderiscono all’accordo Planet per la lavorazione del plasma – e assieme alla Scuola Alti Studi Imt di Lucca, l’Università Politecnica delle Marche, Takeda Manufacturing Italia e Kedrion Biopharma.

Le associazioni di volontariato, con cui il progetto è stato condiviso, saranno gli attori di un successivo progetto per la riorganizzazione ed ottimizzazione dei modelli di raccolta. Le associazioni sono il fulcro di un sistema basato sulla donazione volontaria, anonima, non retribuita e consapevole.

“Il finanziamento di questo progetto rappresenta per noi un importante riconoscimento dell’attività svolta fino ad ora e della replicabilità del modello toscano anche in altre realtà” commenta il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

“L’attenzione per il sistema sangue in Toscana è massima – continua Simone Bezzini, assessore al diritto alla salute della Regione Toscana -. Lavoriamo costantemente con le Asl, i professionisti e le associazioni dei donatori per garantire la presenza di sangue nel nostro sistema sanitario. L’estate è il momento dell’anno più difficile e invito tutti i toscani ad andare a donare e a continuare a diffondere questo gesto di solidarietà semplice e gratuito, per prendersi cura di sé stessi e degli altri”.

L’idea di presentare un progetto sulla gestione dei plasmaderivati è arrivata dopo l’esperienza positiva di cinque anni di gestione della gara per la plasmolavorazione, che la Toscana ha condotto come capofila dell’Accordo Pla.net, e grazie anche all’intuizione iniziale dell’importanza di cercare una grande sinergia con il settore farmaceutico: sinergia che ha portato a risparmiare in Toscana, in cinque anni, oltre venti milioni di euro sull’acquisto dei farmaci.

L’obiettivo ora è quello di migliorare l’integrazione tra rete farmaceutica e rete trasfusionale, ottimizzando appropriatezza d’uso dei farmaci e gestione delle eccedenze, oltre a scambiarsi buone pratiche. Il risultato atteso è ridurre del 10 per cento la spesa per l’acquisto dei medicinali sul mercato e azzerare gli acquisti in presenza di una qualsiasi disponibilità interna all’accordo Planet o di altri accordi interregionali.

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