Risorse della Regione per sostenere le piccole e medie imprese toscane. Nei prossimi giorni sarà pubblicato il bando per le domande di finanziamenti a tasso zero a favore delle piccole e medie imprese industriali, artigiane e cooperative. Le richieste di finanziamento saranno sostenute da un fondo rotativo unico, articolato in tre sezioni (artigianato, industria, cooperazione).
Il fondo rotativo è stato razionalizzato, unificando i settori e rendendo omogenei i criteri per accedere ai finanziamenti per tutte le imprese. La disponibilità attuale è di circa 42 milioni di euro e sarà incrementata dagli ulteriori rientri relativi alle agevolazioni concesse negli anni precedenti, sulla base dei diversi programmi di investimento che si sono succeduti per le diverse tipologie di impresa e che, fino ad oggi, erano gestiti in modo separato.
L’intervento della Regione – “Con il fondo rotativo unico – spiega l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini – si punta a sostenere in maniera organica i programmi di investimento innovativi presentati dalle piccole e medie imprese industriali, artigiane e cooperative. Il nostro obiettivo è quello di guardare oltre la crisi e rafforzare il sistema produttivo per renderlo in grado di competere sui mercati globali. Per questo è necessario disporre delle risorse necessarie a fare gli investimenti che servono per innovare, per il rafforzamento patrimoniale, l’incremento delle loro capacità di generare innovazione. Con questo fondo puntiamo su questo, distaccandoci così da una logica di finanziamenti a pioggia. L’omogeneità dei criteri è garantita dall’unicità del bando che copre tutti gli ambiti produttivi e l’intero territorio regionale”. Il bando prevede quindi il sostegno a investimenti innovativi presentati dalle piccole e medie imprese industr iali, artigiane e cooperative relativi a investimenti per l’acquisto di terreni, impianti industriali, opere murarie, macchinari, mezzi di trasporto, ma anche per coprire i costi di brevetti, trasferimenti di tecnologia, partecipazione a fiere. L’agevolazione, per le imprese che saranno ammesse, consiste in un finanziamento a tasso zero per un importo pari al 60% o al 70% del progetto di investimento ammesso all’agevolazione o di prestito partecipativo, pari al 100% del valore degli investimenti. La durata del piano di rientro è prevista in cinque anni nel caso di investimenti fino a 500 mila euro, sette anni nel caso di programmi di investimento di importo superiore. Il prestito non può in ogni caso essere inferiore a 50 mila euro né superiore a 1 milione e 500 mila.
Come funziona – Per la prima attuazione, le domande potranno essere presentate a partire dal giorno successivo alla pubblicazione del bando sul BURT, prevista per il 27 ottobre, fino al 31 dicembre 20 10. Soggetti gestori dell’agevolazione sono Fidi Toscana, per le domande presentate dalle imprese industriali e cooperative e Artigiancredito Toscano, per le domande presentate dalle imprese artigiane.
Attraverso un punteggio specifico vengono premiati, tra gli altri, imprese a titolarità femminile e giovanile, nuovi impianti, imprese che investono per la sicurezza dei lavoratori, per rilocalizzare in aree industriali o artigianali, per trasformare il processo produttivo.
“Anche attraverso questo intervento – dice l’assessore – la Regione intende legare il sostegno alle imprese alla creazione di un nuovo modello di sviluppo e al suo rilancio. Un intervento che si inserisce nella strategia complessiva della regione, che sarà confermata da Piano regionale di sviluppo al quale la giunta sta lavorando e che si muove su tre direttrici: l’impegno per il riposizionamento competitivo delle imprese, il supporto ai settori strategici dell’ec onomia regionale, l’attrazione di nuove imprese e la semplificazione burocratica e procedurale”.
Firenze