Solidarietà nei confronti di don Massimo Biancalani e condanna delle «manifestazioni di brutalità e incitazioni all’odio che nascondono il limite della dialettica e del normale dibattito politico». Passa a larga maggioranza in Consiglio regionale una mozione del Partito democratico, che si schiera a fianco del parroco di Vicofaro, a Pistoia, dopo le «offese e manifestazioni di odio che sono state indirizzate a don Biancalani», a seguito della pubblicazione, nel mese di agosto scorso, di un suo post su Facebook con un gruppo di ragazzi profughi. Hanno votato a favore Pd, Articolo 1-Mdp, Movimento 5 stelle e Gruppo misto-Tpt, non hanno partecipato al voto le opposizioni di centro destra. La mozione impegna la giunta regionale «a testimoniare unitamente al Consiglio regionale solidarietà nei confronti di don Biancalani e ad esprimere una ferma condanna in relazione a quanto accaduto».

Linciaggio verbale E’ stato il consigliere Massimo Baldi, primo firmatario, a illustrare il contenuto della mozione in Aula. «Biancalani ha deciso di dedicare la sua missione pastorale essenzialmente all’accoglienza dei migranti», ha dichiarato ancora Massimo Baldi. «Le critiche o la non condivisione di certe posizioni sono una cosa, la violenza e il linciaggio verbale sono altro. Agli attacchi e alle minacce in rete sono seguiti atti concreti di intimidazione, quando alcuni ignoti hanno danneggiato alcune biciclette davanti alla casa del parroco. Poi un’organizzazione neofascista, con parole d’ordine fasciste e con metodi fascisti, ha preteso di andare a ‘verificare’ in Chiesa il ‘tasso di cristianesimo’ di Don Biancalani». Di fronte a atti di «aggressione – ha aggiunto Baldi –, tutta l’aula dovrebbe schierarsi fermamente dalla parte della vittima».

Il dibattito Posizione condivisa da Tommaso Fattori, capogruppo di Sì-Toscana a sinistra: «E’ molto importante che il Consiglio si schieri. La preoccupazione di fronte a queste vicende è enorme. Condanniamo la gogna alla quale il parroco è stato sottoposto. Si sta diffondendo disumanità». Fattori ha apertamente contestato «la boriosa pretesa di una organizzazione neofascista di andare a discutere della dottrina e dell’insegnamento di un sacerdote». «Tutti coloro che fanno attacchi razzisti vanno condannati, il razzismo dobbiamo combatterlo tutti insieme» ha dichiarato il capogruppo della Lega nord, Manuel Vescovi. «Se viene presentata una mozione che condanna tutti gli attacchi razzisti e chi discrimina in base al colore della pelle, noi la firmiamo». E ha ricordato gli attacchi che frequentemente militanti e sedi della Lega subiscono in Toscana. Stefano Mugnai, capogruppo di Forza Italia, ha annunciato la decisione di non partecipare al voto: «Mi sono chiesto, riguardo a questa vicenda: se avesse vinto il sindaco del Pd, ci sarebbe stata tutta questa enfasi e l’attenzione spasmodica? Piegare certi argomenti alla convenienza politica è sbagliato. Si impoveriscono, quando invece devono essere patrimonio di tutti». Anche il portavoce dell’opposizione Claudio Borghi (Lega nord) ha accolto la mozione del Partito democratico come «non votabile». «Si mettono sullo stesso piano insulti, aggressioni razziste e il post di Matteo Salvini su Facebook. Falso, Salvini ha esercitato una legittima evidenziazione di una foto che aveva trovato inopportuna, senza usare un linguaggio violento o volgare».