Caro acqua a Massa e un parroco, provocatoriamente, annuncia che aumenterà anche il costo dei battesimi. Contro gli aumenti del prezzo dell’acqua nel comune di Massa si è schierato anche don Giovanni Locatelli, parroco della frazione di Lavacchio, che nei giorni scorsi ha affidato a Facebook la sua provocazione: «Cari parrocchiani, da quest’anno la quota per i battesimi è aumentata, va aggiunta la tassa Gaia».
Da anni bollette salate senza spiegazioni Il parroco del piccolo paese sulla collina massese è entrato a far parte del comitato di cittadini ‘Acqua alla gola’ che, in questi mesi, attraverso una petizione che ha già raggiunto 1500 firme, sta chiedendo al sindaco Alessandro Volpi di far uscire il comune da Gaia spa, il gestore della rete idrica all’interno dell’Ato 1 Toscana Nord. Ai cittadini stanno infatti arrivando da anni bollette molto care, anche 3000 euro, causa conguagli e rincari stabiliti, secondo Gaia, a livello nazionale dall’autorità nazionale per la gestione delle acque. Anche la bolletta di don Giò, come lo chiamano i parrocchiani in paese, è aumentata del 400%, come spiega lo stesso parroco: «Da 20 euro a 80 e senza alcuna spiegazione plausibile», spiega il parroco che ha deciso di intraprendere una battaglia contro il caro acqua soprattutto per la popolazione anziana di Lavacchio: «Accompagnerò i miei parrocchiani alla Lega per i consumatori e agli uffici di Gaia – ha detto – per chiedere spiegazioni e tutele».