È stato proclamato a partire da oggi, dalla rsu e da tutte e sei le sigle sindacali presenti in Comune di Livorno, lo stato di agitazione dei dipendenti comunali per protestare contro la decisione del sindaco Filippo Nogarin (M5S) di bloccare l’erogazione della produttività: si tratta di compensi che vanno dai 300 ai 700 euro. Ieri, dopo una assemblea dei dipendenti, c’è stato un incontro con il sindaco che ha proposto di pagare subito il 60% e rimandare il saldo a fine settembre, quando, scrive lo stesso Nogarin stamani su Facebook, «verranno rifatti i conti in base alle valutazioni definitive».
Contro la decisione del sindaco Il sindaco ha infatti deciso di riconvocare il 5 settembre il nucleo di valutazione perché «da una primissima analisi della relazione sono saltate all’occhio alcune valutazioni dubbie: voti troppo alti e spiegazioni non dettagliate – scrive ancora Nogarin – per questo abbiamo deciso di prenderci un po’ di tempo per rivedere i passaggi controversi e chiedere spiegazioni al nucleo, con l’obiettivo di chiudere la partita definitivamente entro metà settembre». L’assemblea però ha votato no alla proposta di Nogarin perché ritiene che si tratti di soldi del salario dei lavoratori, la cui erogazione era già stata valutata positivamente nel 2015 dal nucleo di valutazione esterno, quindi i lavoratori – secondo quanto riportano i sindacati – non hanno intenzione di contrattare questa parte di salario. Così è stato proclamato lo stato di agitazione.