Medici e infermieri protestano davanti agli ospedali di tutta Italia per il caos nei pronto soccorso. «Oggi abbiamo lanciato un allarme rosso – spiega Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici – con sit in e flash mob davanti ai pronto soccorso a Milano, Torino, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Siracusa. Medici e infermieri sono colpiti dai continui tagli alla sanità». I camici bianchi lamentano infatti la mancanza di 31 miliardi dal 2011 ad oggi con la scure di ulteriori due miliardi nel 2015 a causa della legge di stabilità. Diminuiscono anche gli operatori: -23.500, di cui 5mila medici solo tra il 2009 e il 2013 e con tanti precari (32mila), feriti professionalmente da 6 anni senza contratto. «Si lavora al Pronto soccorso – prosegue Cozza – senza avere i posti letto necessari per i ricoveri, con i cittadini costretti a recarsi negli ospedali per mancanza di alternative vere sul territorio, e per cercare di evitare di pagare i ticket, non più sopportabili in tempi di crisi. A fronte di circa 65mila italiani che ogni giorno accedono al pronto soccorso circa un terzo non ne avrebbe bisogno».
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