La “morte della ricerca” è andata in scena questa mattina a Pisa dove si è svolto il presidio di circa 200 ricercatori del Cnr di Pisa davanti ai cancelli dell’area della ricerca. Nel mirino dei ricercatori c’è la legge di Bilancio, in approvazione al Senato, che prevede solo il finanziamento di 300 posti di lavoro a fronte dei 4.500 necessari. A prendere la parola anche il sindaco Marco Filippeschi, presente alla protesta. «Pisa – ha detto – ha un ruolo fondamentale in questa battaglia, dal momento che ospita uno dei centri di ricerca più grandi d’Italia e nel nostro tessuto cittadino si concentra la più alta percentuale di personale legato al mondo della ricerca rispetto alla popolazione. Dunque il problema del precariato nel mondo della ricerca in città diventa un problema sociale, se pensiamo soprattutto che il fenomeno non riguarda soltanto i giovani, ma anche padri e madri di famiglia che da tanti anni vivono in questa situazione».
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