dav«Questo non è solo un bilancio, ma una vera e propria analisi del sangue che scorre in Estra». Così Alessandro Piazzi, amministratore delegato di Estra presentando questa mattina ad Arezzo il bilancio di sostenibilità 2015 dell’azienda. «Quando abbiamo iniziato l’avventura di Estra era il 2010 – spiega Piazzi – . Con Coingas e i nostri partner di Siena abbiamo fatto una scommessa, oggi possiamo dire di averla vinta. Volevamo comprendere il giudizio dei nostri clienti, fornitori, stakeolder e Comuni, i veri proprietari di Estra seppur indirettamente. Partecipazione e cultura parole sono le chiavi del bilancio di sostenibilità. Questo studio evidenzia le funzioni sociali di Estra e quanta strada siamo riusciti a fare in questi anni e come la strada, seppur in salita, continui a portare lontano: vi anticipo che la semestrale 2016 è confortante». davAlla presentazione nella sala del Consiglio comunale sono intervenuti l’aretino Francesco Macrì presidente di Estra, l’ad Piazzi, il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, il segretario della Camera di Commercio di Arezzo Giuseppe Salvini e il presidente di Coingas Sergio Staderini. Tra i banchi del Comune di Arezzo c’erano anche Maria Pia Maraghini, Patrice De Micco, Michele Rossi e Francesca Bianchi, i docenti dell’Università di Siena che hanno condotto gli studi per la redazione del bilancio. La presentazione è stata moderata da Giorgio Lonardi giornalista di Repubblica Affari & Finanza.

Presidente Macrì: «Sostenibilità è dialogo coi nostri 97 comuni» «Quando parliamo di Estra dobbiamo sempre parlare dei nostri stakeholder – ha dichiarato il presidente Macrì – Non basta riempirsi la bocca di belle parole come la sostenibilità quando si amministra senza tenere conto delle esigenze particolari dei Comuni. In Estra ci sono 97 Comuni e 97 sindaci. La trasparenza deve essere la cifra del nostro lavoro e la chiave della sostenibilità. In passato il rapporto con i Comuni è stato trascurato e spesso ridotto alla richiesta di partecipazione formale o semplice sponsorizzazione. Io ho chiesto e preteso dai miei colleghi di fare ancora più assemblee dei soci. Estra è un patrimonio pubblico e il documento del Bilancio di Sostenibilità lo certifica».

Il sindaco di Arezzo Ghinelli con il presidente di Estra Macrì
Il sindaco di Arezzo Ghinelli con il presidente di Estra Macrì

Sindaco Ghinelli: «La sostenibilità va applicata all’amministrazione di Arezzo»  Chi ha ribadito di voler fare della sostenibilità un modello da applicare in ogni momento dell’amministrazione della cosa pubblica è stato il primo cittadino di Arezzo Ghinelli. «La sostenibilità non è solo delle imprese – ha detto – . Anche il Comune di Arezzo deve farci i conti. Sostenibilità del Comune significa riduzione dell’indebitamento e risoluzione delle questioni sindacali, ma soprattutto riduzione dei tempi di pagamento. Il successo politico di un’amministrazione si misura nel consenso dei cittadini e si ha consenso se si lavora bene nell’ambito dell’economicità e degli affari sociali. La reputazione e la considerazione dei cittadini sono tutto. In questo Estra è stata esemplare. Mai ho sentito un aretino lamentarsi»

Salvini (Camera di Commercio): «Tra le 3800 imprese più sostenibili al mondo, 16 sono aretine» Le imprese aretine brillano per sostenibilità. A sostenerlo è il segretario della Camera di Commercio di Arezzo Salvini: «Nel nostro territorio fare impresa non è più solo sinonimo di fare profitto. Ad Arezzo fare impresa significa rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori. Nell’epoca della globalizzazione dove la maggior parte dei prodotti non sono certificarti e si parla di dumping e lavoro minorile, qui si sceglie di tracciare il prodotto. Le imprese aretine hanno una forte vocazione all’export. L’ente nazionale di accreditamento Accredia ha redatto una lista comprendente le 3800 imprese nel mondo che possiedono un valido certificato di sostenibilità, 16 di queste sono aretine. Ne andiamo fieri. Con Camera di Commercio, Accredia e Industriali stiamo lanciando il marchio greencare per rendere riconoscibili i prodotti a basso impatto ambientale. È tutta una questione di scelte e di cultura – conclude Salvini – Per questo è così importante il bilancio redatto da Estra, perché contribuisce nella diffusione di una nuova cultura della sostenibilità».

Durante la presentazione del bilancio è stato evidenziato come Estra abbia drasticamente ridotto le emissioni di inquinanti in atmosfera e la quantità di rifiuti prodotti; sviluppato una forte politica di formazione con 40 ore ad addetto e con il coinvolgimento degli studenti nei progetti di alternanza tra scuola e lavoro e infine come abbia prodotto in un solo anno 182 milioni di euro per il territorio. Una cifra importante che è stata sottolineata anche da Roberto Banchetti, ex presidente Estra, chiamato al microfono dal suo successore al vertice di Estra, Macrì: «I servizi pubblici locali fanno parte del sistema della pubblica amministrazione ma sono ormai componente essenziale del sistema economico del Paese».