Molti sono arrivati già nel primo pomeriggio di ieri, con tanto di mini giro turistico fra piazza d’Azeglio e via Calzaiuoli, altri sono giunti nel capoluogo della regione Toscana solo in serata, giusto il tempo per godersi i riflessi dello spettacolo di acqua e video del film che hanno realizato poco meno di un mese fa, sul fiume Arno. Sta di fatto che quest’oggi è stata la grande giornata della preview per la stampa del film ‘Inferno’ di Ron Howard, con Tom Hanks protagonista e Felicity Jones co-starring al femminile. Proprio la coppia star dell’ennesimo adattamento di un libro di Dan Brown ieri sera si sono concessi una bistecca a ‘Buca Mario’ in piazza Ottaviani, in una cena blindatissima, con tanto di body guard al seguito. In realtà i fotografi toscani sono già in azione da domenica scorsa nelle vie centrali di Firenze per dare la caccia alle star hollywodiane, e fino a sabato prossimo, giorno della ‘prima’ al nuovo Teatro dell’Opera in cui sono attesi anche il premier Matteo Renzi ed il ministro della cultura, Dario Franceschini, sarà un lungo inseguimento fra predatori, giornalisti e fotoreporter, e prede, attori.
Ron Howard: «Non potevo girare in una città migliore» «Mi sono divertito nel fare il film, sono stato colpito dalla bellezza di Firenze e dell’Italia – ha raccontato il regista Howard – Non potevo girare in una città migliore, carica di bellezza e mistero allo stesso tempo. Quando ho iniziato ad adattare il libro al mio film volevo cercare di dare il senso dei messaggi che Dante ha voluto raccontare nei suoi libri. Dante con la sua opera e’ un po’ come ci stesse dando il vocabolario per tutti i film dell’horror che sono stati realizzati nella storia del cinema. Ci ha dato una visione culturale e politica delle nostre vite. Il modo come le idee di Dante siano sopravvissute ai giorni nostri è la cosa che piu’ mi ha stupito. Ho una mia idea di Inferno ovvero che non si riesce mai ad esprimere il proprio potenziale come si vorrebbe e si potrebbe. Se Dante mi avesse messo in un girone del suo Inferno sarebbe quello dove io provo a realizzarmi ma alla fine non ci riesco mai a pieno».
Felicity Jones: «Firenze? Città unica» Felicity Jones di cui sui social compare un selfie con tutto lo staff di fotografi delle principali agenzie di stampa nazionali italiane, realizzato poco lontano dal suo hotel, ieri pomeriggio, ha aggiunto: «Anche chi non è un appassionato del libro credo che non fara’ fatica a lasciarsi trasportare dal pathos della storia. Firenze? Unica. Ho mangiato cibo buonissimo, respirato un’aria familiare, e tantissime richieste di foto ed autografi. Un aggettivo per gli italiani? Innamorati e passionali. Unici, come già sapevo fossero, con tantissimi pregi, del resto molti americani hanno origini con questo stupendo Paese e anche Ron Howard mi aveva detto che questa avventura cinematografica si sarebbe trasformata in un sogno. E così è stato».
Il sindaco Nardella comparsa: «Meno male non parlo» Da segnalare che Palazzo Vecchio ha voluto fare le cose in grande per la premiere del film e gli eventi collaterali, chiudendo alcune sue entrate, a raggiera durante la giornata, per permettere l’arrivo e l’uscita dei vari ospiti per i cocktail di benvenuto e le conferenze stampa svolte e da svolgersi. Il sindaco di Firenze Dario Nardella, comparsa nel film nel ruolo di guida turistica, spera in un nuovo effetto antenna del film, con ritorni pubblicitari sotto forma di turismo e nuove opportunità commerciali. «Non c’è una Firenze da cartolina, non c’è un’immagine patinata di questa città ma la quotidianità della bellezza di questa città e della sua vita contemporanea, Ron Howard si è superato nel rendere Firenze protagonisita di questo film grazie anche alla bravura straordinaria degli attori e all’abilità di Dan Brown di descriverla così bene – ha sottolineato Nardella – Credo che non possiamo che essere grati a questo straordinario omaggio alla nostra città. Andate a vederlo. Mi è venuto in mente quando con Ron Howard siamo stati a visitare il soffitto di Palazzo Vecchio con questo sistema di assi inventato e realizzato proprio da Vasari. Fa un certo effetto vedere i luoghi per me abituali di Palazzo Vecchio dove ho l’onore di lavorare rivisitati e presentati per l’avvincente storia di questo film. Meno male che non mi hanno fatto parlare, avrei fatto brutta figura, scherzi a parte mi fa piacere che il regista e la produzione mi abbiano fatto questo piccolo omaggio, mi fa anche piacere essermi confuso tra le persone, mi piace così. Bella giornata, Firenze capitale mondiale del cinema per qualche giorno.Vorrei anche ringraziare decine di persone di Film Commission, del Comune che hanno lavorato per questo film, il set è tutto vero, non c’e’ niente di finto nella parte che riguarda Firenze, immaginate che significa girare queste scene non alle 5 del mattino ma alle ore di vita quotidiana della città. In questo i fiorentini sono stati straordinari collaboratori, nei giorni in cui si è girato il film ci sono stati disagi, un po’ di traffico ma i fiorentini anche stavolta hanno capito che si stava realizzando qualcosa di importante per la nostra città e andando a vederlo al cinema se ne renderanno conto».