Per la futura legge regionale sull’edilizia popolare il Comune di Firenze propone di assegnare alle famiglie un punteggio tanto maggiore quanto più a lungo si risiede in Toscana: lo ha annunciato il sindaco Dario Nardella. «Il nostro obiettivo – ha spiegato il primo cittadino di Firenze – è aiutare chi è in graduatoria da troppo tempo e sempre in fondo alla lista, e quelle famiglie che hanno sempre rispettato le regole e che vivono da molti anni nella nostra città, per riequilibrare una concentrazione eccessiva di famiglie straniere».

Più punti ai toscani La proposta di Nardella punta inoltre a dare più punti alle famiglie in graduatoria che pagano regolarmente un affitto sul libero mercato per una quota che incide fortemente sul loro reddito. Attualmente sono cinque gli anni di residenza in Toscana previsti come requisito base per partecipare alle graduatorie; a Firenze sono circa 2.500 le famiglie ancora in attesa di un tetto. La proposta di legge formulata dalla Giunta regionale sta per passare all’esame del Consiglio. Ma proprio la proposta avanzata da Nardella trova contrari esponenti della giunta regionale «Bisogna stare attenti ad una questione: esistono già sentenze della Corte Costituzionale, una relativa per esempio alla Regione Friuli-Venezia Giulia che, laddove la Regione ha messo delle norme troppo stringenti per quanto riguarda l’accesso a servizi ritenuti essenziali per il cittadino, non ammette soluzioni che possano risultare discriminatorie- ha replicato l’assessore regionale alla Casa, Vincenzo Ceccarelli. Secondo l’assessore regionale «questa proposta per esempio potrebbe andare incontro magari ad uno che è nato in Toscana e poi magari si trova a dover andare fuori per motivi di lavoro o altri motivi, e quando torna si trova a dover attendere, ma in generale non dobbiamo creare situazioni di discriminazione, e sono d”accordo sul fatto che le case popolari debbano andare a chi ha più bisogno».

Marcheschi (Fdi): «Nel 2004 ci diedero dei “razzisti”» «Fa piacere aprire il giornale e vedere che, seppur con qualche anno di ritardo, il sindaco Nardella è arrivato a sposare idee e proposte di legge che Fratelli d”Italia porta avanti da sempre – ha affermato il capogruppo di Fratelli d’Italia, in Consiglio regionale, Paolo Marcheschi, in merito alla proposta lanciata dal sindaco di Firenze – Nel 2014 assieme al collega Giovanni Donzelli abbiamo presentato una proposta di legge al fine di tutelare i cittadini italiani nell’assegnazione delle case Erp da sinistra ci hanno dato dei ‘razzisti’, noi abbiamo risposto di essere semplicemente ‘realisti’, oggi è Nardella stesso a darci ragione». Per Marcheschi, «il sindaco dovrà però convincere il suo partito visto che l’altro Pd’ oggi presenta in commissione regionale una legge che va in direzione totalmente opposta a quanto auspicato dal primo cittadino. Per lui una battaglia impossibile o un maldestro tentativo di recuperare voti con le idee copiate dalla destra? In ogni caso, per simpatia, al Nardella ‘convertito’ regalerò una tessera di Fratelli d”Italia».