Fabio Petroni, fondatore della Terravision, la multinazionale che garantisce i collegamenti su gomma tra l’aeroporto di Pisa e Firenze, è il nuovo presidente del Pisa. L’imprenditore è subentrato a Fabrizio Lucchesi, che resta dg del club, dopo che Terravision ha acquistato nei giorni scorsi il 40% di Carrara Holding, la società di Lucchesi che deteneva la maggioranza delle quote del Pisa. Vicepresidente del club sarà il pisano Giancarlo Freggia, mentre nel nuovo cda del club siederanno anche lo stesso Lucchesi e l’avvocato Benanzio Taverniti. L’assemblea dei soci della società nerazzurra ha anche deliberato la ricapitalizzazione del club per 3,5 milioni. Dalla compagine esce definitivamente il comitato Vecchio fuori, in rappresentanza dei tifosi, che deteneva l’1% ma probabilmente a breve anche il socio di minoranza, Carlo Battini, possessore del 19% e che oggi ha disertato l’assemblea: se non verserà il denaro necessario in quota-parte perderà la sua compartecipazione.
Prime parole da presidente «Abbiamo obiettivi ambiziosi – ha spiegato Petroni – e lo dimostra la campagna di rafforzamento del mercato di gennaio per cercare di conquistare la promozione in serie B». Il neopresidente ha anche annunciato la nascita «per la prossima primavera di una scuola-calcio internazionale a Pisa, il cui testimonial sarà il campione del mondo Gennaro Gattuso (anche allenatore del club, ndr) attorno al quale speriamo di metterne altri: vogliamo essere una fucina di futuri campioni, ma insegneremo a giocare a calcio senza perdere d’occhio il rendimento scolastico. Vale a dire che resterà con noi – ha concluso – solo chi avrà qualità e sarà promosso a scuola».
La squadra vola in classifica Nel frattempo la squadra guidata da Gattuso vola in classifica. Domenica scorsa i nerazzurri toscani hanno fatto loro la vittoria nel derby a Prato contro i lanieri al termine di una partita non ben giocata da Eusepi e compagni ma che proprio perché terminata con un successo, assume un valore doppio, e che colloca la formazione dell’ex centrocampista del Milan, a soli tre punti dalla vetta, occupata attualmente dalla Spal. «Nello spogliatoio dopo la gara contro il Prato ho detto ai miei ragazzi, dopo avergli fatto i complimenti, che non li ho mai presi in giro, che ci sono giocatori importanti che stanno fuori e che prima mi hanno dato il massimo e che per raggiungere risultati importanti c’è bisogno di coesione all’interno del gruppo. Questo mi è capitato anche da calciatore e proprio perché lo sono stato calciatore non voglio vedere musi lunghi, mi bruciava quando non giocavo però ho sempre pensato al bene della squadra. Tante volte le difficoltà per un allenatore sono queste: riuscire ad avere giocatori importanti che stanno fuori che non mettono però il muso. La nostra forza deve essere questa: mancano 16 partite, tutti devono avere la stessa testa. Noi per fare qualcosa di importante per Pisa, dopo tanti anni, è rimanere coesi. Fino ad oggi me l’hanno dimostrato, ed il merito e’proprio di questi ragazzi qua che rimangono piu’ di quanto dovrebbero sul campo, mi hanno sempre dato massima disponibilità nei miei confronti e della società. Se siamo dove siamo adesso non è per caso ma perché c’è un lavoro settimanale. Spesso si lamentano perché sono un gatto attaccato agli attributi ma io sono fatto così. Ringrazio il mio staff che è molto preparato per aiutarmi in quello che faccio».