Matteo Renzi vuole conquistare tutti e si candida alla segreteria del Partito Democratico. L’annuncio arriva da Genova dove il sindaco di Firenze è intervenuto alla festa del Pd, accolto da un impressionante bagno di folla. A questo punto, sembra lecito parlare di “ex Rottamatore” perché ormai Matteo Renzi ha assunto i connotati di un personaggio politico che ambisce a costruire piuttosto che distruggere. E questo parte in primis dal non voler parlare di “corrente renziana”: l’obiettivo sembra adesso quello di riunire le anime lacerate del Pd. «Al congresso non voglio il voto dei “renziani”, che sembra una brutta parola – ha detto il primo cittadino gigliato intervistato da Enrico Mentana -. Voglio l’approvazione di tutti coloro che hanno a cuore il Pd».
Gli sms con Valentini Insomma, al bando le correnti di pensiero e al bando le frazioni e le frizioni interne al partito. Sembra questo l’ultimo input “Made in Renzi” subito arrivato al sindaco di Siena Bruno Valentini, tra i primi sostenitori del primo cittadino di Firenze nella campagna per le primarie contro Bersani, ed oggi alle prese con l’attesa “fumata bianca” per le nomine della nuova presidenza e della nuova deputazione amministratrice della Fondazione Monte dei Paschi (leggi). «Vi svelo un particolare – ha raccontato Renzi a Genova -, sabato Valentini mi ha mandato un messaggino: “Matteo, vado a dritto sulle nomine, va bene”. La mia risposta: “Bruno, ma cosa c’entro io con le nomine Mps? La politica deve starsene fuori”». Il che rappresenta di per sé anche una netta cesura con il passato dove spesso gli interessi della politica avevano a che fare con ciò che succedeva a Rocca Salimbeni e dintorni. E anche Renzi ironizza: «Pensate, a Siena un sindaco che s’sipira a quello di Firenze…». Al di là di questo, la nuova linea sembra tracciata: lo scambio di sms con Valentini sembra esserne la dimostrazione. Basta ingerenze, basta influenze, basta correnti di pensiero: la vera rivoluzione che in ottica congresso che si prospetta all’orizzonte di Renzi sembra essere proprio questa.
La replica da Siena «Renzi avrebbe fatto bene a parlare di se' e non di Siena». Cosi' Sergio Betti, membro della Deputazione generale della Fondazione Mps nominato dal sindaco di Siena Bruno Valentini interviene, al suo arrivo a Palazzo Sansedoni dove è in corso la riunione in cui si discute la nomina del presidente (leggi), in merito alle dichiarazioni di Renzi.