«La Misericordia faccia un gesto di disponibilità e ritiri le lettere di licenziamento prima dell'incontro fissato in Regione la prossima settimana». A chiederlo Comune e Provincia di Pisa in merito ai licenziamenti comunicati ad altrettanti lavoratori dall'arciconfraternita pisana alle prese con un deficit di circa 12 milioni di euro (leggi). L'appuntamento è per il 13 novembre a Firenze di fronte all'assessore al Lavoro, Gianfranco Simoncini, per quello che Comune e Provincia ritengono «non un passaggio formale, ma un momento significativo per la ripresa di un dialogo sostanziale».

Invito al dialogo con le istituzioni «Per questo – dice il sindaco Marco Filippeschi – chiediamo ai vertici dell'associazione di revocare i licenziamenti e riallacciare un dialogo con le istituzioni con l'obiettivo di attivare gli ammortizzatori sociali e in particolare la cassa integrazione in deroga». «Riteniamo – aggiunge il presidente della Provincia, Andrea Pieroni – che esistano ancora margini affinché la Misericordia possa fare un passo indietro rivedendo le proprie posizioni, anche alla luce di quanto è stato rilevato negli incontri istituzionali, rispetto alla gestione che ha prodotto il dissesto finanziario. Il ricorso alla cassa in deroga non è la panacea di tutti i mali, ma consente di prendere tempo per individuare possibilità diverse di reinserimento lavorativo». «Non è concepibile, affermano gli enti locali, che sia proprio la Misericordia, che ha storia, finalità e capacità di intervento sociale a negare la possibilità di utilizzare un ammortizzatore sociale». E l'assessore provinciale al Welfare, Anna Romei, sottolinea che gli enti locali chiederanno «ai vertici regionali delle Misericordie toscane di valutare la possibilità di assorbimento del personale in esubero nelle Misericordie limitrofe a quella pisana».