La mia passione da sempre? Il mio territorio, la Toscana, quel mix magico di natura, storia, arte ed enogastronomia così ben dosate da farne una ricetta speciale. Si, perché noi toscani siamo conosciuti nel mondo per la bistecca fiorentina come per la torre di Pisa, per il vino Chianti come per gli Uffizi, per la finocchiona come per Dante Alighieri, per la ribollita come per paesaggi da cartolina. Per il resto del mondo la Toscana è il Chiantishire quel lembo che rappresenta il paradiso terrestre dove ancora esistono i rapporti umani e i si respirano i valori di una volta, una terra fatta di grandi personaggi, uomini e donne che con il loro lavoro e l’amore per questa terra continuano a nutrire questo sogno. Uno dei simboli della Toscana è il cappello di paglia, da sempre oggetto glamour, sinonimo di stile ed eleganza, così come il sigaro che ben rappresenta il carattere dei toscani, forte, pungente e senza compromessi.
Per anni ho accompagnato personaggi di tutto il mondo alla scoperta di questo angolo di paradiso, dei suoi protagonisti più autentici, degli scorci più belli, lontano dal turismo di massa e il mio sogno è sempre stato quello di farne innamorare anche gli altri, così come lo sono io. Farli innamorare della sua essenza, in modo sincero e vero così come è schietta questa terra. Ed ora mi piace scrivere per far scoprire a tutti questi luoghi straordinari, nascosti che vanno cercati, quasi meritati per poterne godere a pieno.
Scriverò di fattorie blasonate e di multinazionali, così come di aziende di famiglia, di tutti quelli che puntano alla qualità e che ogni giorno provano a migliorarsi perché dentro ad ogni bicchiere di vino non ci sono solo i profumi dell’uva e della terra ma a me piace pensare che ci sia anche il profumo della passione che è quello che fa la differenza.
Racconterò dei cuochi, quei grandi artisti, innovatori e custodi della tradizione, interpreti di ricette millenarie ma anche scienziati rivoluzionari, la cucina è fatta da persone che, dietro ai fornelli, spesso mettono in gioco se stessi, che studiano la materia, sperimentano, e a volte arrivano al successo e incontrando i gusti del pubblico diventano star. Ma sotto alle loro divise inamidate, sotto i loro grandi cappelli pulsano cuori generosi, che hanno un unico sogno: contribuire al piacere, regalare serate indimenticabili, donare emozioni e restare nei cuori degli ospiti.
Parlerò di ricette, che sono in continua evoluzione così come i gusti del pubblico che oggi preferisce materie prime di grande qualità, a chilometro zero e meglio se biologiche. La cucina è un gioco, mentre nel passato dovevamo sfamarci, oggi vogliamo divertirci, ed allora andiamo alla ricerca di colori e forme che riempiono l’occhio, profumi che soddisfano l’olfatto, croccantezza per l’udito e sapori per palati raffinati. Dobbiamo puntare a soddisfare tutti i sensi e stupire con la fantasia. Le ricette di un popolo sono un pezzo del suo modo di essere, raccontano la storia e la sua cultura. Ecco che uno spicchio di panpepato ti dà il sapore di una città antica, talmente ricca e internazionale da usare quantità enormi di spezie provenienti da paesi lontani, ma abbastanza spregiudicata da prediligere un dolce con virtù afrodisiache e come il panforte che va mangiato lentamente e in piccole quantità sembra importi una riflessione su Siena e la sua bellezza delicata.
Faremo un viaggio nei borghi, nei castelli, nelle cantine, nelle strade bianche, nelle trattorie e nei ristoranti stellati e ci fermeremo dal macellaio o in un orto in tutti quei luoghi da cui non vorresti mai andare via e dove non vedi l’ora di tornare, questi sono per me i luoghi dell’anima.