Fra le “Tragedie in due battute” di Achille Campanile, la ma preferita è quella – assolutamente geniale – del baccalà che emerge dal mare in tempesta per dire: «Non arrivo a capire se la nave è in pericolo perché il mare è agitato o se il mare è agitato perché la nave è in pericolo».
Io la applico alla stagione turistica autunnale, che sta per cominciare: «Non arrivo a capire se certi eventi non attirano turisti perché agenzie di viaggio e strutture ricettive non preparano offerte di soggiorno collegate, oppure se agenzie di viaggio e strutture ricettive non preparano offerte di soggiorno collegate perché certi eventi non attirano turisti».
Ma al contrario del baccalà di Campanile, elaboro anche una risposta, ed è quella che sarebbe opportuno studiare gli eventi che hanno questa capacità di attirare turisti, cercare di capirne i motivi e magari copiarne la formula. Penso all’Eroica di ciclismo a Gaiole in Chianti, a Lucca Comics and Games ed al Mercato nel Campo a Siena e vedo che questi eventi – pur molto diversi fra loro – hanno tre elementi in comune sui quali è opportuno soffermarsi.
Il primo è la durata nel tempo. Per fare di un evento un attrattore di turisti ci vogliono alcuni anni, non si può pensare di tirare un bilancio dopo una o due edizioni, magari neanche supportate da una campagna di comunicazione mirata. Ci vuole il suo tempo perché l’evento cresca nei contenuti e perché il passaparola positivo si consolidi e diventi capillare e credibile.
Secondo elemento: il rigore. Sono eventi che di fronte ad un crescente successo non hanno “sbracato”, ma al contrario hanno puntato su regole e contenuti più rigide e rigorose, che al momento possono sembrare anche impopolari, ma invece danno forza attrattiva e fascino all’evento stesso.
Il terzo, beh, è quello più difficile da realizzare: sono eventi fatti davvero per gli interessi dei visitatori e non per quelli degli organizzatori. Sono pensati e fatti non per accontentare piccoli interessi e vanità degli organizzatori – e alla fine chi se ne frega se viene gente o no, basta che qualcuno abbia avuto il suo ruolo e la sua visibilità per dinamiche interne – ma per venire incontro ad esigenze, richieste, desideri dei visitatori.
Non sarà una formula magica, ma credo che applicare questa ricetta – in fondo semplice: appena tre ingredienti! – possa mettere d’accordo organizzatori di eventi ed agenzie di viaggio e strutture ricettive. E possa soprattutto tante gente e quindi attivare buona economia.