«Le bande giovanili cinesi, spesso articolazioni di gruppi criminali maggiori e legate dal vincolo della comunanza della provenienza dalla stessa regione della Cina, rappresentano una criticità rilevante nel panorama della criminalità organizzata operante in Prato». A rilevarlo è la Direzione Nazionale Antimafia nella sua  relazione annuale. «Il loro ruolo sembra essere legato al banditismo o al legame di poche persone – continua la relazione – mentre è reale l'esistenza di strutture superiori, spesso sconosciute agli stessi affiliati, che ne gestiscono sotto unica regia l'attività criminale, dando vita così a strutture associative importanti e di indubbio pericolo per l'ordine pubblico».

Prato punto di riferimento di criminali con interessi nel pistoiese e in Lucchesia Le indagini della squadra mobile di Firenze, aggiunge la Dna, hanno rivelato che «gli investimenti sul territorio nazionale sono finalizzati a dare copertura ad affari estensibili anche in altri Paesi europei, ma con scopi e interessi primari in Cina». Per quel che riguarda le organizzazioni mafiose italiane, «particolarmente rilevante – spiega la Dna citando uno studio della squadra mobile – è la strumentalizzazione della crisi da parte di usurai». Le indagini «hanno confermato non solo i rapporti tra la camorra napoletana e il territorio di Prato, ma hanno anche evidenziato come Prato sia punto di riferimento di criminali con interessi in più province e in particolare quelle di Pistoia e Lucca».