KIEV – Crisi ucraina, migliaia di soldati russi guardano a Kiev. Le speranze del mondo appese ai negoziati di questi giorni per evitare un conflitto che avrebbe sicuramente dimensioni globali. Natalia, 40 anni, cittadina ucraina e abitante di Kiev, finance manager di un istituto bancario della capitale, ci fornisce il suo punto di vista su questa delicata situazione internazionale.

Natalia, che atmosfera si vive a Kiev nella quotidianità, sapendo che la Russia ha schierato migliaia di soldati al confine?

Devo dire che l’atmosfera è piuttosto difficile e stressante, perché ovunque troviamo avvertimenti allarmistici sulla guerra con la Russia, notizie circa il trasferimento di ambasciate straniere da Kiev. Leggiamo e ascoltiamo che i cittadini stranieri sono stati consigliati, dalle loro ambasciate, di lasciare l’Ucraina al più presto e che gli USA e l’Europa hanno fornito arsenali di armi al nostro Paese. Se invece spegniamo le televisioni e Internet capiamo che Kiev sta cercando di mantenere la calma e continuare a operare nel regime «business as usual». Penso che tutto questo isterismo dei media dovrebbe essere fermato, perché danneggia l’economia ucraina: i tassi di cambio (USD ed EUR) stanno aumentando e gli investitori lasciano il Paese. Forse è proprio tutto questo la vera guerra in corso.

L’esercito ucraino sta davvero organizzando corsi paramilitari per i civili? Oppure è solo propaganda?

Sì, direi che qui ci troviamo di fronte ad una propaganda davvero massiccia. A Kiev non abbiamo questi corsi paramilitari per i civili. Certo, la gente ha paura e cerca di essere in qualche modo preparata, almeno facendo scorte alimentari per alcune settimane. Molti prelevano denaro dal conto bancario ed altri hanno lasciato il Paese per qualche tempo.

In Occidente si dice che questo dispiegamento di forze potrebbe essere solo un negoziato. In Ucraina si crede davvero che la Russia possa invadere da un giorno all’altro?

Non credo che la Russia possa invadere il nostro Paese, almeno nel modo descritto dai media stranieri. I Russi e gli Ucraini sono nazioni vicine, hanno la stessa religione e qualsiasi conflitto deve essere risolto sul tavolo in modo diplomatico.

I media occidentali pongono molta attenzione su quello che per loro è il cuore della crisi: da una parte la legittima aspirazione dell’Ucraina ad entrare nella NATO e dall’altra la paura della Russia, che non vuole l’espansione ad Est della NATO. Che lettura danno invece i media ucraini di questa crisi?

Leggendo ed ascoltando i media ucraini possiamo trovare entrambi questi flussi di notizie. Alcuni media, che sono sotto il controllo degli Stati Uniti, riportano lo stesso punto di vista che possiamo avere dalla CNN. Altri media invece riportano informazioni direttamente dai media russi e il punto di vista, ovviamente, cambia in maniera radicale. E la verità è da qualche parte, là nel mezzo.

Cosa pensa la gente comune della possibilità di entrare a far parte della NATO? L’opinione pubblica lo desidera veramente?

È una domanda difficile: ci sono molte speculazioni al riguardo. Personalmente ritengo che sarebbe meglio evitare di entrare nella NATO, altrimenti il ​​nostro Paese sarà sempre nel mezzo di un conflitto tra Russia e USA. Questa è una conseguenza alla quale, forse, molti non pensano ma non è affatto un aspetto trascurabile. Credo che l’Ucraina dovrebbe trovare un equilibrio tra queste due grandi superpotenze e salvaguardare così la propria sovranità nazionale.

Come cittadina ucraina e abitante di Kiev, come vede il suo futuro?

Spero che questo problema venga presto risolto e che continueremo la nostra vita normalmente, collocati come siamo nel cuore dell’Europa, vivendo a pieno la nostra bellissima e antica città di Kiev.