«In questo momento la mia priorità è rinominare una giunta per andare avanti nel mandato, concluderlo e offrire ovviamente i servizi ai cittadini, perché la giunta se ne è andata mentre stavamo allestendo il bilancio, in una situazione tra l’altro piuttosto complicata». Così Giacomo Mangoni, sindaco di Agliana (Pistoia), dopo che 4 componenti della sua squadra si sono dimessi. E’ la conseguenza della lotta in casa Pd ad Agliana, partito con il quale era stato eletto anche Mangoni, dove ieri in Comune è stato protocollato l’atto con il quale gli ormai ex assessori Luisa Tonioni (vice sindaco), Italo Fontana e Valentina Noligni hanno volontariamente rimesso le loro deleghe. Una decisione presa dopo le dimissioni dell’assessore Rino Fragai, queste chieste dal sindaco. Resta in carica soltanto l’assessore allo sport Alfredo Buscioni, nominato da Mangoni a ottobre dopo che quest’ultimo aveva ‘licenziato’ l’assessore Massimo Vannuccini (Pd), oggi unico candidato a sindaco. Lo stesso Mangoni, infatti non ha ancora deciso se si presenterà alle prossime elezioni: «in questo momento sono tutto proiettato sul presente. Per il futuro, magari una volta risolte queste difficoltà che mi hanno creato, se ne potrà anche ragionare».

L’altra campana Intanto i dimissionari spiegano che «ormai da mesi è emersa una sostanziale frattura nella giunta comunale», e che «il rapporto con il primo cittadino, alla base degli incarichi degli assessori, è venuto meno per la costante assenza di condivisione da parte del sindaco che si è limitato a comunicare scelte già avvenute». Il sindaco ha fatto sapere che sta lavorando per completare la squadra in modo da terminare il mandato