Il progetto dell'inceneritore a Sesto Fiorentino
Il progetto dell'inceneritore a Sesto Fiorentino
Il progetto dell’inceneritore a Sesto Fiorentino

Si scalda nuovamente la questione inceneritore e la sua possibile costruzione a Sesto Fiorentino dopo le dichiarazioni rese nelle scorse ore del neo-sindaco, Lorenzo Falchi, che ha annunciato battaglia aperta e ferma opposizione alla creazione di uno smaltimento dei rifiuti nel territorio. Qthermo, la società costituita nel 2012 incaricata di realizzare e gestire l’inceneritore di Case Passerini (il cui azionariato è diviso tra Quadrifoglio, al 60%, e il gruppo Hera al 40%), «può procedere al versamento degli oneri di urbanizzazione, ma non può iniziare i lavori di realizzazione dell’inceneritore, perché ad oggi non gode della piena disponibilità dei terreni su cui dovrà sorgere l’impianto, come invece prescrive l’autorizzazione unica».

Lorenzo Falchi
Lorenzo Falchi

Battaglia sull’inceneritore Questo è quanto aveva affermato il Comune di Sesto Fiorentino in risposta alla diffida dello scorso 2 agosto con la quale QThermo intimava l’accettazione degli oneri di urbanizzazione, quantificati in 835mila euro, così da poter dare avvio ai lavori. Nella replica inviata dal municipio si evidenzia, invece, come a bloccare il procedimento non sia il versamento degli oneri all’amministrazione, ma il mancato compimento delle procedure di esproprio in seguito al decreto emanato dalla Regione Toscana il 22 agosto 2016, che fa venire meno uno dei presupposti legittimanti la realizzazione dell’intervento. «Mancando alcuni adempimenti obbligatori e necessari per rendere efficace l’autorizzazione unica. Anche qualora venissero versati gli oneri di urbanizzazione – ha sottolineato Lorenzo Falchi – non sarà possibile dare il via ai lavori». Con la lettera inviata alla società, ha spiegato il sindaco di Sesto Fiorentino, «ci siamo limitati a prendere atto di una situazione molto chiara dal punto di vista amministrativo. Ad oggi QThermo non ha le autorizzazioni necessarie perché una serie di atti della Regione Toscana, emanati tra giugno ed agosto e volti a sanare alcuni vizi nel procedimento, hanno di fatto bloccato le procedure di esproprio. QThermo non dispone dei terreni su cui vorrebbe realizzare l’impianto e, pertanto, non può procedere ai lavori».

Dura replica del Pd Sulla procedura, prosegue il primo cittadino, «pende inoltre un ricorso al Tar. I difetti nell’iter che evidenziamo nella lettera, del tutto oggettivi e legati, ripeto, ad atti della Regione Toscana, rafforzano la scelta di buonsenso che ci aspettiamo QThermo faccia propria: fermarsi e attendere almeno l’esito della sentenza». Sconcerto da parte del Pd metropolitano dopo le dichiarazioni del sindaco di Sesto che ha minacciato anche “rivolte” contro la costruzione dell’impianto denominato ‘Case Passerini’. «Chiediamo semplicemente che nessuno si nasconda dietro la giustizia amministrativa – ha commentato il segretario metropolitano Fabio Incatasciato – Anni di discussioni hanno permesso di operare scelte chiare: il ciclo dei rifiuti fiorentino si concluderà con un impianto sicuro e ormai localizzato in modo definitivo. Non possiamo pensare che un progetto così complesso e definito possa esser messo in discussione per questioni non essenziali. Sarebbe una sconfitta, prima di tutto, la politica. Se venissero evidenziate anomali amministrative, andranno immediatamente corrette: non si può certo tornare indietro».