Grinta, tenacia, desiderio di rivalsa e di non arrendersi mai. C’è tutto questo nel fine settimana calcistico delle toscane di Serie A. Nei due incontri casalinghi di sabato e domenica di Fiorentina e Siena sono arrivati due pareggi che lasciano tanti spunti di interesse per il futuro stagionale di viola e bianconeri.

Fiorentina-Milan 0-0. A Firenze c’era grande attesa per l’esordio sulla panchina della Fiorentina del tecnico Delio Rossi. Con il Milan campione d’Italia la partita non è stata certo delle più entusiasmanti sotto il profilo tecnico. Quello che di nuovo (e importante) è emerso è l’atteggiamento dei viola, bravi a non lasciare spazi alle trame offensive dei rossoneri. La squadra che impatta con il Milan è una Fiorentina grintosa, che tiene testa ai quotati avversari, grazie ad una difesa puntuale che pochissimo ha concesso a Ibrahimovic e soci, insieme ad un attacco che ha provato in più occasioni a ripartire in velocità. Viola anche fortunati, va detto, in occasione del gol annullato ingiustamente a Seedorf. Nel complesso però si può parlare di una squadra che si sta mano a mano ritrovando. L’impronta del nuovo allenatore si è vista soprattutto durante la fase difensiva. Rossi ha deciso di usare la tattica del “iniziamo con il non subire gol, poi vediamo”, e può essere una mossa vincente dato che spesso, durante la gestione-Mihajlovic, la squadra è sembrata incapace di rispondere efficacemente alle reti subite. Sempre a proposito di difesa, brilla la stella del nuovo “gioiellino” viola Matjia Nastasic, abile a tenere testa con personalità a Pato, Robinho, Ibra ecc. Note negative vengono però dal fronte offensivo dove la squadra non sembra ancora godere di quella lucidità necessaria per perforare le difese avversarie. Gilardino sembra ancora troppo solo e Santiago Silva è ancora un oggetto misterioso. In attesa che Cerci e Vargas ritrovino la condizione (prima mentale che fisica) per essere degli sparring partner all’altezza della situazione, sembra proprio che l’attacco viola sia tutt’ora un pò Jovetic-dipendente. Notizia positiva per Rossi: il serbo, assente con il Milan per infortunio, ha recuperato e dalla prossima partita tornerà a disposizione.

Siena-Atalanta 2-2. Se a Firenze c’è soddisfazione per il risultato ottenuto contro il Milan, il pareggio tra Siena e Atalanta lascia forse un po’ di amaro in bocca agli uomini di Sannino. Fermandosi a scrutare il tabellino si vede sì che il Siena ha rimesso in piedi la partita per ben due volte, rispondendo con D’Agostino e Gazzi alla doppietta del nuovo capocannoniere del torneo, Denis. Note liete per Sannino che si coccola una squadra plasmata sempre più a sua immagine e somiglianza e che soprattutto non molla mai finché non arriva il triplice fischio finale. Nel gol di Alessandro Gazzi, al primo centro con il Siena, c’è tutto tutto qusto. Nella sfida tra senesi e orobici, c’è però da notare la gran mole di gioco offensivo e le tante occasioni create dalla squadra di Sannino. È chiaro, il bicchiere per la Robur rimane sempre mezzo pieno, dato l’arrembante avvio di campionato. Ci sono però dei dati che meritano particolare attenzione come i 31 minuti a 23 di possesso palla e 12  calci d’angolo a 2, sempre in favore del Siena. Ai punti la squadra di Sannino avrebbe meritato la vittoria però, non trattandosi di boxe, tutti queste statistiche contano poco. Contro l’Atalanta è mancato qualcosa al Siena, indubbiamente in attacco. Il giovane Mattia Destro ci ha provato ma in due occasioni gli è mancato il “killer instinct” del vero bomber. Per informazioni, vedere la prestazione di Denis contro il Siena, per l’appunto: due palloni toccati e due gol. Stante l’assenza di Calaiò per infortunio, non sono apparsi all’altezza di sostituirlo Larrondo e soprattutto Gonzalez. Se il primo, seppur con scarsa precisione, ha lottato, sgomitato con la difesa atalantina e procurato il rigore con cui D’Agostino ha impattato al primo gol di Denis, il secondo è apparso veramente fuori dal gioco e dalle idee della squadra di Sannino. In vista della riapertura del mercato di gennaio, sarà sicuramente lì che lo staff dirigenziale del Siena dovrà intervenire: l’obiettivo è trovare un’altra pedina di spessore in attacco. Operazione necessaria se la Robur vorrà mantenersi sugli standard di quest’ottimo inizio di stagione.