Una salvezza ormai quasi in tasca, un gioco da fare invidia ai top club del calcio italiano, una serie di calciatori che stanno talmente esprimendosi su alti livelli, che è facile immaginare per loro un’asta all’ultimo rilancio nella prossima sessione estiva di mercato. E allora cosa manca all’Empoli per compiere il passo decisivo per un definitivo salto di qualità? Il club guidato da Fabrizio Corsi ha da tempo immaginato la risposta e lo scorso fine settembre ha presentato il progetto per un nuovo proprio impianto calcistico. Due le soluzioni: la ristrutturazione dell’attuale casa azzurra, il ‘Castellani’, o la costruzione di uno stadio fresco di zecca, che sappia accogliere meglio, e con maggiori confort, i sostenitori della squadra capitanata da Massimo Maccarone.
Opportunità di crescita per la città «La richiesta in questo senso non è un nostro capriccio ma un’opportunità di crescita economica e sportiva della nostra società ma anche di tutta la città di Empoli – ha ripetuto anche nelle ultime ore l’amministratore delegato del principale sodalizio calcistico della Valdelsa, Francesco Ghelfi – Ho analizzato la fattibilità di questo progetto, ho immaginato e concretizzato i costi e visto come affrontarli: tutto sommato credo che i numeri ci siano. Questo permetterebbe al territorio anche una chance secondo me, a prescindere da uno stadio che ci riempirebbe di orgoglio: ci metterebbe all’altezza dei migliori, ci darebbe un aiuto tecnico, ci porterebbe qualche punto in più. Sarebbe uno stadio che vivrebbe sempre, legato ovviamente ad un progetto di sviluppo commerciale. L’impianto rimarrebbe comunale, in convenzione per 49 o 99 anni alla società e poi tornerebbe al Comune».
Il sindaco: «La sfida è grande» Ma cosa ne pensa sull’altra sponda della vicenda, il sindaco Brenda Barnini? Le frizioni in questo senso la scorsa estate non mancarono, con il primo cittadino empolese che tirò fuori le esigenze di tutela della pista di atletica del Castellani e propose come alternativa per la costruzione di un nuovo impianto, la non agevole zona di Viaccia. La responsabile del comune di Empoli però nelle ultime settimane sembra essere scesa a più miti consigli se è vero che nella conferenza stampa di chiusura di anno ha parlato di chance di costruzione di una nuova arena calcistica per gli azzurri di circa il 70%. «Siamo ad un punto decisamente buono per un nuovo stadio in città – ha sottolineato la stessa Barnini approfondendo la tematica – In questi mesi che sono intercorsi dalla fatidica conferenza stampa dell’Empoli, ad oggi, abbiamo lavorato affinché quella che era soltanto una proposta che non teneva conto di tante necessità per la città, oggi potessero essere contenute in quello studio di fattibilità che ci sono stati consegnati la settimana scorsa. Ho detto fin da subito al presidente Corsi che all’amministratore delegato Ghelfi che a noi interessa la loro idea, la loro voglia di progettare un nuovo stadio, e la sua costruzione rappresenterebbe un innovazione, un passo in avanti per tutta la città. E’ chiaro che questo va fatto tenendo conto del luogo in cui noi lo inseriamo, che è una zona già fortemente urbanizzato e di cittadini, e delle necessità in termini di impianti sportivi che andrebbero spostati altrove. La sfida è grande ma credo che la società azzurra abbia le spalle per reggerla ed il Comune può dare una mano».