Due partite meravigliose, due gare emozionanti e tirate in grado di regalare due gioie a entrambe le toscane della palla a spicchi. E’ questo il bilancio dell’undicesima giornata di ritorno che consegna a Pistoia la salvezza matematica e a Siena un secondo posto in solitaria. Partite simili che certificano la capacità delle formazioni di saper reagire alle difficoltà durante i quaranta minuti.

Wanamaker a  Venezia (gonews.it)Qui Pistoia Sul campo della Reyer e dopo le ultime prove opache la strada per la Giorgio Tesi sembrava in salita, anche a causa dell’aggiunta di Vujacic al roster veneziano. Dopo una brutta partenza però la squadra di Moretti riesce a chiudere in vantaggio il primo quarto (12-18), guidata da un Wanamaker che fin dalle prime battute è parso in ottima forma. Nel secondo quarto Pistoia prova anche la fuga, nonostante da entrambe le parti gli errori non si contino; in questa fase però sono le difficoltà offensive della Reyer a farla da padrone e Wanamaker ne approfitta per consegnare il +10 ai suoi. La terza frazione purtroppo è un’altra musica: come troppo spesso è accaduto negli ultimi tempi infatti Pistoia va incontro a un black out che scatena la rimonta veneziana. La mossa di Markowski di abbassare il quintetto funziona bene, permettendo ai suoi non solo di tornare in partita, ma anche di portarsi sul +5 dopo 30 minuti. L’inizio dell’ultima frazione sembra mettere sempre più in difficoltà Pistoia, con Vitali che segna il +8. Qui però scatta la reazione della Giorgo Tesi che invece di mollare resta ancorata al match e comincia la sua rimonta; si va verso un finale punto a punto dove Venezia trova la parità a ottanta secondi dal termine, ci pensa ancora una volta Wanamaker (autore di una prova monstre da 28 punti e 6 assist) a sigillare una vittoria che certifica la salvezza e rilancia le ambizioni playoff. In questo momento l’ottavo posto dista due soli punti, ma è ancora troppo presto e soprattutto le pretendenti sono innumerevoli. Ma a prescindere da quella che sarà la posizione di questa Giorgio Tesi a fine campionato resta la consapevolezza di un percorso ogni giorno più bello.

Hunter contro Sassari (menssanabasket.it)Qui Siena Sassari fa le spese dell’ennesimo miracolo della Mens Sana di Crespi. I biancoverdi infatti riescono a uscire vincitori da una meravigliosa partita vissuta fino all’ultimo punto a punto. Fin dai primi minuti si palesa davanti ai tanti tifosi presenti al PalaEstra che in campo ci sarà una vera e propria battaglia. Le due squadre rispondono colpo su colpo a ogni canestro dando vita a una partita dai ritmi elevati ma soprattutto di una bellezza incredibile. Dopo un primo quarto finito in parità Sassari prova a creare un piccolo break nel secondo, ripreso però immediatamente dai biancoverdi anche grazie a un canestro molto contestato di Nelson negli ultimi secondi prima dell’intervallo. La Mens Sana esce molto bene dagli spogliatoi, e cavalcando un’onda positiva riesce a scavare un solco tra sé e la Dinamo sfruttando l’uscita dal campo per infortunio di Gordon (che farà il paio con la sorte toccata a Hunter poco dopo). Troppo esperta e smaliziata però la Dinamo per cedere così, Marques Green infatti la riporta a contatto, preannunciando un finale infuocato. Negli ultimi minuti la squadra di Sacchetti tocca anche il +6, ma l’attacco della Mens Sana è un perfetto orologio svizzero, costruisce sempre tiri smarcati e di alta qualità, permettendo così ai biancoverdi di arrivare nell’ultimo minuto sotto di una sola lunghezza. Quando mancano venti secondi alla fine del match Haynes riceve il passaggio di Green, penetra in area e fluttua sulla difesa sassarese per segnare il canestro che dà il vantaggio decisivo alla Montepaschi. Dall’altra parte il tentativo di Diener non va e la gioia del PalaEstra può finalmente esplodere per la vittoria. Una vittoria che permette alla formazione di Crespi di raggiungere il secondo posto in solitaria, viste le sconfitte di Brindisi e Cantù. A stonare dopo questa bella partita, che è stata anche uno spot per il basket, il ricorso presentato da Sassari, lamentandosi di un malfunzionamento del cronometro sul canestro di Nelson a fine secondo quarto. Vedremo come andrà a finire, ma intanto la Mens Sana celebra giustamente una grande impresa.