«Da una goccia si arriva al mare. Il volontariato di una sola persona può portare all’impegno di tanta tanta gente». È questo il paradigma che fa di Rapolano Terme la capitale italiana della solidarietà, con circa il 70% della popolazione impegnato nel volontariato. Inoltre, sono questi gli elementi che hanno animato, animano e animeranno la premiazione della Goccia d’Oro. Sabato scorso la cerimonia per la XXII edizione del noto riconoscimento, nato a Rapolano, ma che ormai ha assunto un carattere nazionale e internazionale, voluto e organizzato dalle associazioni di volontariato del territorio, la Misericordia di Rapolano e il Gruppo Donatori di Sangue Frates di Rapolano e Serre, insieme all’Amministrazione comunale rapolanese.

I riconoscimenti della solidarietà L’edizione 2013 di quello che viene definito come il “Nobel della Solidarietà” è stata dedicata al tema della donazione del sangue, con le Gocce d’Oro che hanno premiato il Gruppo Donatori di sangue delle Contrade di Siena, una grande realtà di socialità e di volontariato che si riallaccia ad una tradizione di solidarietà e di civiltà che la città del Palio ha tramandato nei secoli e che vive, spontanea e genuina anche ai giorni nostri. «Per aver dimostrato che i contradaioli senesi l’amore per il “Palio della Vita” ce l’hanno… nel sangue», questa la motivazione per la Goccia d’Oro insignita ai volontari dei 17 rioni senesi. Insieme a loro il riconoscimento è andato anche all’Associazione Gigi Ghirotti di Genova, per la sua attività e assistenza a favore dei malati terminali e delle loro famiglie. Gigi Ghirotti, giornalista e scrittore, morì nel 1974 dopo una lunga malattia neoplastica del sangue combattuta con la stessa fede nei valori umani e sociali che avevano ispirato la sua vita. Durante la malattia visse a lungo nelle corsie degli ospedali dove seppe cogliere gli aspetti veri di una umanità sofferente nella situazione reale della nostra assistenza sanitaria. Un’esperienza raccontata poi nel libro “Lungo viaggio nel tunnel della malattia”. Alla sua morte, per onorarne la memoria, nacque il Comitato Gigi Ghirotti, da alcuni anni trasformato in Fondazione nazionale, che riceve il premio rapolanese «Per aver fatto crescere una conoscenza più attenta e responsabile del dolore e per l’impegno ad alleviarlo nei malati terminali anche con il sostegno silenzioso e solidale alle loro famiglie».

Premi per i volontari rapolanesi Come tradizione, due Gocce d’Oro sono andate anche a due volontari del territorio rapolanese, uno della Misericordia e uno dei Donatori di sangue “Fratres”: il premio è arrivato, per la prima e unica volta nella vita (come recita il regolamento), alla soccorritrice della Misericordia Debora Perinti (sorteggiata a sorte tra i volontari) e al donatore Fratres pientino, ma iscritto con il Gruppo di Rapolano e Serre, Damiano Pertocci, 40 anni e già autore di ben 60 donazioni, quasi un record di solidarietà. Altri riconoscimenti sono andati anche alle associazioni nazionali e regionali di Fratres, definiti come «Uomini e donne di Misericordia», Avis, «Persone che amano la propria vita pensando a quella degli altri», e Pubbliche Assistenze, «Un grande gesto, un grande grazie» la motivazione.

L'evento La grande serata della Goccia d’Oro era iniziata con la Santa Messa nella Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta per poi proseguire con le premiazioni sul palco allestito per l’occasione in Piazza Matteotti, il cuore del centro storico di Rapolano Terme. Ad animare l’evento – insieme alle presentazioni e alle interviste dei giornalisti Rai Roberto Amen (vicedirettore sezione Parlamento), Massimo Lucchesi (vice caporedattore in Toscana) e Claudio Farnetani – anche le musiche e le voci del coro “Cantolibero” di Genova, diretto dal maestro Gianni Martini, che ha proposto brani pop-rock, italiani e stranieri degli anni ‘60-‘70, arrangiati per coro polifonico.

Il "Premio Nobel del volontariato" Un riconoscimento, la Goccia d’Oro, che nonostante il passare degli anni sembra veramente non invecchiare mai: sempre attuale, la declinazione rapolanese della metafora di Jacques Maritain per cui “ogni goccia” alimenta il grande mare della generosità, anche nel 2013 ha fatto il pieno di successo. Un successo che si traduce non tanto nella cerimonia di premiazione e negli illustri ospiti che, anno dopo anno, si sono recati a Rapolano per l’occasione. Il vero successo per Rapolano e per i suoi volontari è quel movimento, sociale soprattutto, che alimenta quel grande respiro di solidarietà della comunità termale delle Crete senesi, capitale italiana del volontariato.