La notizia è di alcuni mesi fa, ma non ha perso neppure un grammo della sua attualità: in Toscana il turismo geotermico tra le province di Pisa, Siena e Grosseto sfiora le 60 mila presenze annue. Si parla di un’offerta estesa sul territorio (dalla Val di Cecina all’Amiata) e che comprende il Museo della Geotermia di Larderello, che Enel ha recentemente ristrutturato, il Parco naturalistico delle Biancane a Monterotondo Marittimo, le terme etrusco-romane di Sasso Pisano e tante attività collaterali, che ben si coniugano con la bellezza di queste zone.

soffioniSe qualcuno pensa che un successo del genere sia il frutto del caso, o di coincidenze fortunate, sbaglia di grosso. Conosco molto bene la realtà di Larderello e so benissimo quanto questi numeri siano il frutto di un lavoro di squadra che – pur con tante difficoltà ed incomprensioni fra le parti – andrebbe preso ad esempio in altre realtà della Toscana e d’Italia.

Intanto c’è un soggetto, Enel Green Power, che ci mette i soldi, perché ci tiene a valorizzare una storia industriale e sociale unica ed affascinante. Poi ci sono i comuni di Pomarance e Castelnuovo Val di Cecina che hanno piena consapevolezza dell’importanza della geotermia per il loro territorio, con la provincia di Pisa che non ha mai fatto mancare il proprio sostegno. Mentre la parte commerciale è stata affidata al Consorzio Turistico Volterra Valdicecina Valdera e quella organizzativa sul territorio alla cooperativa IdealCoop, due soggetti che hanno saputo costruire e mettere sul mercato prodotti validi, interessanti, a forte contenuto didattico e sempre rispettosi del territorio e dell’ambiente naturale.

Perché sarà vero che già quarant’anni fa (sì, è capitato anche a me), tutte le scuole venivano portate a vedere il soffione di Larderello, ma la concorrenza nel frattempo è cresciuta, il Museo è stato interamente riprogettato da pochi anni, e il programma di trekking, escursioni, eventi, appuntamenti è ogni anno più ricco ed innovativo.

Insomma, la geotermia in Toscana è la dimostrazione che gli ingredienti del successo in campo turistico sono sempre quelli: un lavoro costante negli anni, affidato a professionisti competenti, la disponibilità a spendere soldi in maniera oculata e costruttiva, la collaborazione fra i soggetti interessati.

Se poi c’è anche la meraviglia paesaggistica della Val di Cecina, allora, la gita ai soffioni diventa un’esperienza da socializzare e da ripetere più volte.