Ennio Aquilino, 48 anni, una laurea in ingegneria civile e una lunga esperienza in gestione delle emergenze, antiterrorismo, soccorso acquatico, protezione civile e sicurezza.
Ha ricoperto il ruolo di responsabile della Direzione comando e controllo per i Vigili del fuoco alla Dicomac. È stato in Abruzzo in occasione del terremoto. Ha svolto servizio in tutte le grandi catastrofi che hanno colpito il nostro Paese dal 1994 ad oggi. Dal 2009 è a capo del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Grosseto.

Il primo dei soccorritori ad intervenire La notte del 13 gennaio scorso è stato il primo soccorritore a salire a bordo della Costa Concordia insieme ai suoi uomini. Da quella notte non ha più lasciato l’Isola del Giglio assumendo il comando delle operazioni prima e successivamente, con l’arrivo del Commissario Franco Gabrielli, ha assunto il ruolo di direttore tecnico dei soccorsi.
Aquilino è una delle facce buone di questa brutta vicenda. Si è caricato il peso di portare i primi soccorsi mentre dal Governo non arrivava il decreto che dichiarava lo stato di emergenza nazionale e di coordinare le attività di search and rescue in tutte queste ore.
Di lui colpiscono la sicurezza delle proprie azioni, una calma quasi irreale anche nelle situazioni più complesse, la convinzione e l’amore per il proprio mestiere, oltre ad una velata ironia che serve a stemperare anche i contesti più duri. Primo su tutto la tutela dei suoi uomini di fronte al pericolo e di fronte agli ordini che possono giungere in qualsiasi momento da parte dei superiori.

Non ha mai interrotto le attività di ricerca I segni di questa lunga battaglia contro «…la zoccola…» – la Concordia incagliata davanti a Giglio Porto come la chiama lui – li porta negli occhi e nella faccia. Per salvare la vita ad alcuni dei naufraghi quella notte Aquilino ha rischiato la propria. Tre le persone che le azioni di soccorso e ricerca sono riuscite a salvare fino ad ora, oltre naturalmente alle 4.200 delle prime ore. E ogni volta che la Concordia restituisce una vittima un velo di tristezza arriva a coprire i suoi occhi. Una tristezza che non scalfisce il suo carattere apparentemente di uomo duro.

L'incontro con i parenti dei dispersi Lui, insieme al sindaco Sergio Ortelli, si è preso l’onere di ricevere e tenere aggiornati i parenti dei dispersi sugli esiti delle operazioni e delle ricerche. E sono momenti difficili da affrontare. Ma Aquilino ha sempre la parola giusta al posto giusto. Ma tanto basta allo strazio dei parenti per trovare un minimo di consolazione.
Forse la battaglia contro il gigante bianco spiaggiato alla Gabbianella non riuscirà completamente a vincerla. Di certo alla fine di questa storia avrà reso il miglior servizio al Paese che un Vigile del Fuoco avrebbe potuto rendere.

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